Formazione

Cri Sicilia, interrogazione al ministro della Salute

La Turco dovrà rispondere delle anomalie della società per azioni che gestisce il 118 siciliano. Sul numero di Vita in edicola l'inchiesta completa sulla Sise

di Stefano Arduini

?Il Ministro della Salute intervenga sulla Croce Rossa Italiana per verificare l’incompatibilità tra le cariche associative nella CRI in Sicilia e gli incarichi retribuiti nei consigli di amministrazione delle società controllate Si.S.E. e Si.S.S.A. Il governo faccia luce anche sulle anomalie del sostanziale processo di privatizzazione che ha portato la Croce Rossa Italiana dell’isola a partecipare a società con fini di lucro per la gestione del servizio 118?. A chiedere un provvedimento immediato a Livia Turco è il senatore di Rifondazione Comunista, Santo Liotta, in un’interrogazione appena depositata.
?Gli scopi – si legge nell’atto ispettivo – per cui sono state costituite la società di capitale SI.S.S.A. S.r.l., (i cui proprietari sono la SI.S.E. S.p.A. e il Consorzio per la formazione e la ricerca in materia di servizi sociali) e la società per azioni SI.S.E. (attualmente di proprietà del Sottocomitato di Borgo San Dalmazzo della CRI in provincia di Cuneo) sono sovrapponibili a quelli della Croce Rossa?.

?In questo modo si svuota il ruolo dell’ente di diritto pubblico caratterizzato dal principio del disinteresse e della volontarietà – sostiene il senatore Liotta – perché la Si.S.E e la Si.S.S.A., nel perseguimento delle proprie finalità, assorbono i finanziamenti pubblici destinati al 118?.
Nell’interrogazione di Rifondazione Comunista si chiede anche di ?garantire il rispetto degli accordi sindacali sul sistema incentivante 2005 e 2006, di stabilizzare la posizione dei lavoratori precari della CRI e di assicurare l’autonomia gestionale, economica e finanziaria della Croce Rossa?.

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