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Crescono i testamenti solidali: in Italia sono quasi 10mila l’anno

Il Comitato sorto tre anni fa per promuovere questa pratica di solidarietà diffonde per la prima volta numeri reali sul fenomeno: quasi 100mila i testamenti registrati in Italia, di cui circa 10mila solidali. I più generosi lombardi e siciliani

di Gabriella Meroni

Quasi centomila testamenti sono aperti, depositati e registrati in media presso i notai ogni anno. In essi si stima siano contenuti quasi novemila lasciti solidali. Una scelta di generosità che, negli ultimi 10 anni, è cresciuta del 10% tra gli italiani. Per la prima volta vengono diffuse le cifre che misurano il fenomeno lasciti dal Comitato Testamento Solidale, nel 3° anniversario – oggi, 5 giugno – della sua fondazione. Un'occasione per celebrare anche 6 italiani altruisti e le loro storie di solidarietà

Sono 96.247 i testamenti – tra quelli aperti, depositati e registrati da notai – nel nostro Paese nel 2012. Cifra che segna un significativo +7% sugli 89.907 atti successori registrati del 2011, secondo l'ultima indagine Istat sull'attività notarile. Una tendenza positiva che va di pari passo con le stime dei lasciti solidali: nel 2011 sono stati 8.092 per poi salire, nel 2012, a 8.665. Un trend in crescita confermato dalla propensione positiva al lascito di quasi un milione e mezzo di italiani over 55. In media sono 9mila-10mila i lasciti sottoscritti nel 2013 e nel 2014, che si vanno ad aggiungere ai circa 400 mila (il 2% degli italiani over55) che si stima siano stati sottoscritti in Italia fino al 2012. Sono i dati diffusi oggi dal Comitato Testamento Solidale che rivelano per la prima volta il numero degli italiani che scelgono di regolare la propria successione attraverso il testamento e il numero di quanti vi includono un lascito solidale.

Tra le regioni più generose e in cui sono stati redatti più testamenti nel 2012, medaglia d'oro e d'argento alla Lombardia e alla Sicilia,rispettivamente con 14.704 e con 10.894. Segue la Campania con 7.968 atti successori, poco oltre i 7.100 per il Piemonte, l'Emilia Romagna e il Veneto; subito dopo il Lazio e la Puglia che sfiorano la soglia dei 7.000 testamenti. Numeri destinati a salire visto che, oggi, soltanto l'8% (circa 1,5 milioni di italiani) ha fatto testamento, il 5% è intenzionato a farlo e il 6% ci ha pensato, ma è ancora incerto se farlo o meno.

"I segnali della nostra indagine sono incoraggianti e fotografano una realtà ancora troppo poco conosciuta al grande pubblico. Tre anni fa siamo nati proprio per diffondere e far crescere la cultura dei lasciti solidali in Italia attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione- spiega Rossano Bartoli, portavoce del comitato Testamento Solidale e segretario generale Lega del Filo d'Oro -. A darci conferma che il lascito sta uscendo da una cerchia ristretta di pochi benefattori che donano cifre record ci sono i numerosi casi di ultime volontà solidali raccolte dalle cronache locali, gesti di altruismo di italiani comuni e lontani dai riflettori, oggi dei veri e propri testimonial del cambiamento culturale in atto in Italia e che oggi vogliamo celebrare, nel giorno del nostro Anniversario, con i loro esempi e la speranza che diventino modelli da seguire" conclude Bartoli.

Sono 6 i volti positivi scelti – tra le tante storie di lascito solidale delle quali hanno parlato i giornali negli ultimi mesi – per farli diventare simbolicamente Ambassador della Campagna Testamento solidale: Eleonora C. Ernestina M. Sergio Q. Bruno B. Renato C. Leone S., persone comuni che, con gesti speciali, hanno scelto di donare una parte del proprio patrimonio a favore di cause benefiche: contribuiti alla ricerca scientifica e per l'assistenza ai malati, ai disabili e agli anziani, sostegno agli indigenti, aiuti diretti alle comunità più fragili, alle donne e ai bambini. Le loro scelte solidali sono state fatte con determinazione e accuratezza, e stanno cambiando la vita di tanti.

I lasciti non riguardano infatti solo grandi star o manager di aziende internazionali, come nei casi di Robin Williams, Bill Gates e Tim Cook, ma gesti concreti e duraturi compiuti con i risparmi di una vita intera.

Infatti, i casi più eclatanti coinvolgono patrimoni davvero ingenti, ma sono anche i più rari: il fenomeno riguarda in larga parte donazioni di medie e piccole entità: in oltre il 50% dei casi secondo i notai italiani, il lascito è sotto i 20 mila euro. Il 25% va dai 20mila e ai 50mila euro. Per Il 18,1% dei lasciti si va dai 50mila ai 100mila euro, e solo una piccola fetta pari al 8,5% dei lasciti effettuati supera i 100mila euro.

Il Comitato Testamento Solidale è promosso da 6 grandi organizzazioni -ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro e Save the Children – a cui aderiscono: Aiuto alla Chiesa che soffre, Amref, Cesvi, Libera, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro e Università Campus Bio-Medico di Roma, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato.

"In Italia è necessario fare cultura sull'importanza di pianificare per tempo la propria successione, sia per disporre dei propri beni in sicurezza sia per aiutare gli altri, anche con piccole somme, attraverso i lasciti solidali – spiega Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore e con le Associazioni dei Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato -. In questo settore il notaio è un riferimento concreto per i cittadini, ai quali e' in grado di fornire informazioni e consigli senza alcun vincolo o impegno per gli stessi. Come Notariato siamo accanto a Testamento Solidale proprio per sensibilizzare le persone che incontriamo ogni giorno e renderle più consapevoli in tema di lasciti".

La campagna informativa. Per diffondere la cultura dei lasciti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni promotrici hanno creato un sito www.testamentosolidale.org e l'omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota "disponibile" di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d'investimento).

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