Cultura

Crescono gli hospice ma non abbastanza

Saranno 229 a fine 2010. Lo rivela una ricerca del progetto Italiana Hospice Network.

di Lorenzo Alvaro

Crescono gli hospice italiani. Saranno ben 229 entro il 31 dicembre 2010, con previsioni in crescita (256) entro i prossimi due anni. Si tratta di un aumento costante e progressivo ma inferiore rispetto alle stime formulate dalle Regioni in base alla programmazione dichiarata nel 2006 che indicavano, entro il 2008, 206 strutture attive, 188 delle quali finanziate con i fondi della Legge 39/99. Il quadro emerge dalla seconda Rilevazione ufficiale sulle strutture per l’assistenza dei malati terminali (in allegato), realizzata nell’ambito del progetto Rete degli Hospice Italiani (Italiana Hospice Network) in partnership con la Società italiana di cure palliative (Sicp), Fondazione Isabella Seràgnoli e Fondazione Floriani. Al top, per numero di posti letto dedicati al fine vita, figurano Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Lazio, in coda Abruzzo, Trentino Alto Adige, Campania. Ogni anno in Italia sono 250 mila i pazienti per i quali le cure e i protocolli medici non hanno più utilità clinica e si trovano nella fase terminale della loro vita. Si tratta di malati oncologi ai quali, sempre più spesso, si affiancano pazienti affetti da patologie cardiache, respiratorie e circolatorie. A giugno 2009 gli hospice operativi risultano 165, per un totale di 1.888 posti letto (pari a 0,31 posti letto ogni 10.000 abitanti). Questi costituiscono solo una parte dei 256 hospice complessivamente previsti dalla programmazione delle Regioni italiane, per un totale di 2.873 posti letto (pari a 0,48 posti letto ogni 10.000 abitanti). Delle rimanenti 91 strutture previste ma non ancora operative, a giugno 2009 ne risultano 32 già realizzate, 28 in fase di realizzazione e 31 in fase di progettazione o programmazione.

Confrontando i dati del 2009 con quelli del 2006, si registrano crescite nel numero degli hospice operativi (da 105 a 165 unita’), nei posti letto di degenza (da 1.229 a 1.888, con un incremento da 0,21 a 0,31 posti letto per 10.000 abitanti), nel totale delle strutture (da 243 a 256) e nel numero totale dei posti letto previsti (da 2.736 a 2.873 unita’, pari a 0,48 posti letto per 10.000 abitanti). Per quanto riguarda le previsioni future, si stima che entro la fine del 2010 potrebbero diventare operativi 229 hospice dei 256 previsti in base alle programmazioni regionali – ovvero 64 in piu’ rispetto ai 165 gia’ operativi a giugno 2009 – per un totale di 2.615 posti letto (pari a 0,44 posti letto ogni 10.000 abitanti). I rimanenti 27 hospice previsti dovrebbero invece diventare operativi solo dopo il 2014. A fronte delle 229 strutture previste a livello nazionale entro il 2010, con una media di posti disponibili pari a 0,43 posti-letto ogni diecimila abitanti, le regioni che entro la fine dell’anno potranno contare il maggior numero di hospice operativi sono: Lombardia con 57 strutture e 0,70 posti letto attivati ogni 10.000 abitanti ed Emilia Romagna, con 24 strutture e 0,66 posti letto attivati per 10.000 abitanti. Per quanto riguarda la disponibilita’ di posti in rapporto al numero di residenti spicca la Basilicata che con le sue 5 strutture sarà in grado entro il 2010 di garantire 0,86 posti letto ogni diecimila abitanti.

Nettamente al di sopra della media nazionale, per quanto riguarda la disponibilita’ di posti-letto, sono anche il Lazio (0,52 posti ogni 10.000 abitanti), la Liguria (0,51 posti ogni 10.000 abitanti), il Molise (0,50 posti ogni 10.000 abitanti) le Marche (0,48 posti ogni 10.000 abitanti) e la Valle d’Aosta, che con l’imminente apertura del primo hospice sul territorio regionale arrivera’ a 0,55 posti ogni 10.000 abitanti. Fanalini di coda, con una disponibilità di posti-letto nettamente inferiore alla media nazionale, sono invece l’Abruzzo, che con le due strutture previste entro la fine del 2010 riuscira’ a garantire un’offerta di 0,15 posti letto ogni 10.000 abitanti, il Trentino Alto-Adige (0,18 posti-letto ogni 10.000 abitanti) e la Campania (0,19 posti-letto ogni 10.000 abitanti). La gestione di queste strutture e’ prevalentemente pubblica (54,5% delle strutture, ovvero 90 hospice per 842 posti complessivi) anche se circa un terzo del servizio e’ offerto in una logica non commerciale da parte del Terzo Settore o in forme miste congiunte pubblico privato, rispettivamente per il 21,2% degli hospice (35 strutture con 518 letti disponibili) e il 17% dei casi (28 hospice per 318 posti letto). Sono a gestione privata solo il 7,3% delle strutture (12 per 210 posti letto).

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