Mondo

Cresce l’impegno di Intervita in Africa con tre sedi e decine di progetti resi possibili anche grazie al sostegno a distanza

Diritto alla salute, al cibo, alla scuola e allo sviluppo economico delle comunità

di Intervita

Milano, 24 maggio 2011 – Intervita Onlus (www.intervita.it) parte dai bambini per costruire un reale e duraturo percorso di sviluppo delle comunità più povere dell’Africa. Miglioramento delle condizioni di salute a partire dalle mamme e dai bambini, in particolare, a cui sono dedicati anche i progetti di formazione scolastica che offrono l’opportunità di costruire le competenze per un futuro più solido.

 

Proprio pensando ai bambini, Intervita ha scelto lo strumento del sostegno a distanza che permette a un donatore di assicurare a un bambino il proprio sostegno economico nella costruzione del suo futuro, sapendo di affiancare parallelamente anche la sua famiglia e tutta la comunità in un percorso di crescita economica.

 

“Il sostegno a distanza è uno strumento prezioso per sostenere le comunità e anche le nostre scelte strategiche vanno in questa direzione – spiega Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita. Con un solo espatriato italiano a coordinare le attività, tutti gli operatori che lavorano ai progetti sono locali: una scelta che favorisce l’economia dell’area, aumenta il coinvolgimento diretto della comunità nei progetti realizzati e contribuisce a rendere i risultati duraturi.”

 

Per rendere ancora più incisivo l’intervento in Africa, la Ong milanese ha aperto tre sedi nazionali in Kenya, Benin e Tanzania, da cui coordina i progetti di sviluppo realizzati nei diversi paesi.

 

Kenya

Intervita ha scelto di operare nel distretto di Manga, che con il 47,2% della popolazione che vive in estrema povertà è uno dei più arretrati del paese. Sul fronte della scuola, Intervita ha ristrutturato 12 scuole primarie offrendo l’accesso anche ai bimbi disabili, orfani e alle bambine; assistenza medica a scolari e donne in gravidanza; approvvigionamento d’acqua e sicurezza alimentare per le famiglie. Fondamentale il coinvolgimento diretto dei beneficiari, come nel progetto di organizzazione di orti scolastici, che insegna ai bambini a produrre il cibo e a irrigare con sistemi che permettono il risparmio idrico.

Sul piano della salute, nonostante i 103mila abitanti del distretto di Manga possano contare su un solo ospedale, Intervita ha provveduto a dotarlo di un pozzo per il reperimento di acqua e, a breve, anche del nuovo reparto maternità, costruito anche grazie alle donazioni dei sostenitori. La distribuzione di tremila zanzariere e la costruzione di latrine con acqua corrente nella zona del mercato aiuteranno a combattere malattie come malaria e diarrea, mentre corsi di formazione sulla prevenzione dell’HIV/AIDS limitano il rischio di contagio.

 

Benin

Il Benin rientra tra i 35 paesi più poveri al mondo e l’insicurezza alimentare è un fenomeno cronico. Intervita punta a migliorare lo stato nutrizionale dei bambini sotto i 5 anni in 10 villaggi nei Dipartimenti di Plateau e Ouémé grazie al rilancio di una fabbrica di farine iperproteiche e vitaminizzate a Porto Novo. La sicurezza alimentare è inoltre garantita ai più piccoli nelle scuole, attraverso il sistema delle mense scolastiche, affinché tutti ricevano almeno un pasto completo al giorno. Proprio la scuola rappresenta un altro impegno centrale di Intervita nel paese. Infatti, nonostante i positivi risultati del governo per aumentare l’alfabetizzazione, come la gratuità della scuola, in Benin il 65% dei bambini abbandona prima di avere completato l’istruzione primaria. Per arginare questo problema, sempre nei dipartimenti di Plateau e Ouémé, Intervita assicura il materiale scolastico a 8.104 studenti di 10 scuole primarie, la formazione degli insegnanti e il contributo al pagamento dei loro stipendi. Inoltre, in una chiave di intervento integrato, nelle stesse 10 comunità, Intervita offre sostegno economico a 2.400 famiglie rurali attraverso la concessione di micro-credito, il sostegno all’agricoltura e alla micro-imprenditoria femminile.

 

Tanzania

Il progetto coinvolge oltre 18mila donne, bambini, studenti, piccoli imprenditori e agricoltori che vivono negli 8 villaggi situati a monte e a valle del bacino del Kisongo e prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica, da cui sia le strutture private sia quelle pubbliche potranno ricavare energia. Intervita è inoltre impegnata a favorire l’avviamento di mulini, falegnamerie, internet point e nuove attività economiche legate ad apicoltura, allevamento e coltivazione e a migliorare le infrastrutture di 8 scuole, garantendo a oltre tremila piccoli studenti, tra i 7 e i 13 anni, l’equipaggiamento didattico e le condizioni igieniche di base per frequentare la scuola.

 

Sostenere Intervita è semplice: basta accedere al sito www.intervita.it e seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, paypal o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.

 

Chi è Intervita

L’Associazione Intervita Onlus è presente in Italia dal 1999 con la sede di Milano. E’ un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, aconfessionale, apartitica e indipendente, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli di popolazione nei paesi nel Sud del mondo. Per la realizzazione di progetti di sviluppo a medio e lungo termine Intervita Onlus opera con partner locali presenti nei Paesi del Sud del mondo. La peculiarità di Intervita Onlus è quella di realizzare progetti di sviluppo integrato: sceglie cioè di intervenire in zone con un alto indice di povertà dove, operando in diversi ambiti contemporaneamente (salute, istruzione, sicurezza alimentare, produzione, diritti dei bambini e delle donne, sostenibilità ambientale, partecipazione comunitaria), si propone di creare solide basi per uno sviluppo reale e duraturo delle comunità. Disponendo di team di professionisti in diversi settori, nel momento in cui si sono verificate catastrofi naturali nei paesi dove è presente, Intervita si è mobilitata per mettere a disposizione la propria esperienza nelle operazioni di primo soccorso e di ricostruzione, come in occasione dello tsunami che devastò la costa orientale dell’India nel dicembre del 2004 o dell’uragano Stan, che aveva colpito il Sud America e il Salvador nel 2005 e del ciclone Nargis in Myanmar nel maggio 2008.

Da dicembre 2010 Intervita Onlus aderisce all’Istituto Italiano della Donazione, che ne verifica annualmente i processi gestionali per l’uso chiaro e trasparente dei fondi raccolti.

DATI INTERVITA

42.000 sostenitori in Italia

800mila bambini, donne e uomini sostenuti da Intervita nelle comunità più povere del Sud del mondo

13 Paesi di intervento: Myanmar, Nepal, El Salvador, Nicaragua, Ecuador, Brasile, India, Cambogia, Filippine, Mali, Benin, Tanzania e Kenya.

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