Politica

Cremona, Stradivari s’incrocia con mina

Nel cuore della pianura padana, una città fuori rotta

di Redazione

Senti che musica Una città piccola, fascinosa, avvolgente. Una città golosa, tempestata di capolavori: nessuno clamoroso ma tutti in grado di riempire di stupore. Ma Cremona è soprattutto una città musicale, per quanto ovattata nella nebbia che si alza dal Po e che l?avvolge per tanti mesi all?anno. Carlo Alberto Federici è un cremonese doc, anche se oggi è stato costretto ad ?emigrare?, ma la musica della città gli è rimasta nel cuore. E nella penna. È la musica che grazie ai 100 e passa liutai si alza dalle orchestre di tutto il mondo. O è la musica che coincide con la voce della grande Mina. Sono cremonese, ma di un paese della provincia. In città, a Cremona, ho abitato quattro anni, subito dopo essermi sposato. Mia moglie, varesina doc, il primo giorno nella casa nuova aveva l?espressione smarrita di chi inizia a vivere in una città sconosciuta. Piangeva il primo giorno, in sintonia con quella pioggia fredda che scendeva da un cielo grigio come il Po. Piangeva anche l?ultimo di giorni. Ma per una commozione diversa, quella di chi se ne va da una città che ti è entrata nel cuore. Perché Cremona è così; sommessamente, come la sua gente placida, ti avvolge come quella nebbia che d?inverno gela sugli alberi e ti nasconde il sole per giorni. Cremona è una città piccola. Ma è come uno scrigno colmo di tesori, chiese, palazzi, piazze, angoli caratteristici. Chi ci arriva, spesso per una visita fugace, va in piazza Duomo, dove la cattedrale fronteggia il palazzo municipale; se la giornata è limpida magari sale in cima al Torrazzo, la torre campanaria più alta d?Europa, costruita, pare, con 4 milioni di mattoni. Poi scende, compra un vasetto di mostarda, una stecca di torrone e in genere se ne va. Ma si perde molto. Basterebbero altre due ore, basterebbe passeggiare a piedi partendo da piazza del Duomo e addentrandosi nelle viuzze che, guardando il Duomo, stanno alla sua sinistra, via Antica Porta Marzia e via Torriani, e da lì girovagare con il naso all?insù. Provate a farlo. Innanzitutto non mancate di mettere il naso dentro il Duomo, che dal canto suo merita almeno una puntatina per vedere gli straordinari teleri del Romanino, dipinti così in alto da far venire le vertigini solo a guardarli. Usciti, vi addentrerete in quelle stradine dal tipico aspetto medioevale, incontrerete poca gente e case antiche, alcune ristrutturate con un lusso composto, che trasudano storia, arte e ricchezza, di un tempo ma anche di adesso. Se volete abbinare all?arte lo shopping, percorrete quelle viuzze e sbucherete su corso Mazzini. Dirigetevi verso Porta Venezia. Se siete fortunati, e sempre che vi interessi, potreste incontrare Mina all?altezza della gastronomia Saronni. Se non lo siete, di fortuna ne avrete un?altra perché a poche decine di metri c?è la chiesa di Sant?Abbondio, con l?annesso splendido monastero. Accanto alla chiesa, dove un tempo c?era il cimitero, potrete ammirare una copia perfetta della Santa Casa di Loreto, fatta costruire nel 1600 da un nobile della città. Continuate a camminare e non preoccupatevi di allontanarvi troppo dal parcheggio, tanto il centro è piccolo e bastano quattro passi per spostarsi da un capo all?altro. Merita una passeggiata anche corso Garibaldi, fino alla chiesa di San Luca. Passerete accanto a quella che le guide vi dicono essere la casa natale di Stradivari, con tanto di targa apposta sulla facciata. Non badateci, non è vero, si tratta di un errore: da ormai una ventina d?anni è stato accertato che la casa dove il grande genio musicale cremonese ha vissuto è quella a fianco? E a proposito di musica: Cremona, lo sapete tutti, è la patria dei violini. Oggi arrivano da tutto il mondo per imparare a costruire questi strumenti così come si faceva al tempo di Stradivari e di Guarneri. Passeggiando, di botteghe di liuteria ne vedrete tante. Ce ne sono oltre 100 e la maggioranza si concentra attorno a via Robolotti, proprio dove un tempo sorsero le prime. I liutai spesso lavorano in vetrina; fermatevi ad osservare il loro lavoro tranquillo e metodico. Non tutti sono così di natura; è Cremona che li ha cambiati assimilandoli a sé. di Carlo Alberto Federici Da non perdere I tesori di Capodimonte C?è anche il capolavoro di Andrea Mantegna nella piccola ma raffinata selezione di capolavori provenienti dal museo napoletano. L?esposizione al Museo civico Ala Ponzone resterà aperta sino al 5 febbraio. Info: www.cremonamostre.it Spesa solidale Gli acquisti fatti con Cremona card durante il mese di dicembre contribuiranno alla costruzione di un Fondo di solidarietà per la Fondazione Sant?Omobono. Museo Stradivariano 700 pezzi provenienti dalla bottega di Antonio Stradivari che costituiscono un documento eccezionale per la conoscenza e lo studio del procedimento costruttivo da lui usato. In via Palestro, 17. Info: tel. 0372. 430629 In crociera sul Po E perché no? Bisogna attendere la bella stagione (da maggio a settembre), essere almeno in quattro e non più di sei. Si parte da Cremona e si arriva a Venezia, dormendo in albergo. Il tutto dura una settimana, dalla domenica al sabato. Se davvero vi fa gola troverete informazioni a Va Pensiero viaggi. Info: tel. 0524.91708


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