Sono in arrivo novità davvero positive per il Terzo settore in Emilia Romagna. È stata infatti approvata a maggioranza dal Consiglio regionale, con voto contrario della Lega nord e l?astensione del Polo, una modifica della legge regionale 22/1990 che finalmente consentirà un più facile accesso al credito per tutte le imprese sociali.
Con il nuovo testo, reso necessario dalla nascita nel gennaio dello scorso anno di un Consorzio fidi regionale per la cooperazione (Cooperfidi), si supera il limite che prevedeva la contribuzione regionale solo «alla formazione del fondo consortile» e «si dovrebbe agevolare notevolmente il ricorso al credito e al fondo rischio», sottolinea Patrizia Cantoni di Rifondazione comunista, «già efficacemente sperimentato sul territorio per l?artigianato e la piccola e media impresa, anche per il crescente settore della cooperazione non profit».
La formulazione tecnica della nuova norma recita che «la Regione può integrare il fondo consortile mediante la concessione di contributi» e specifica che, in caso di scioglimento del consorzio fidi, l?eventuale contributo regionale giacente e gli interessi maturati vanno completamente restituiti alla Regione stessa.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.