Welfare

CreativitySafe, da oggi la blockchain tutela il diritto d’autore

Presentata oggi la prima piattaforma che, usando la tecnologia dei blocchi, mira a tutelare il frutto dell'ingegno, per aiutare aziende e sopratutto freelance. «Ma registrare un diritto non basta per garantirlo. È necessario offrire strumenti di tutela e un ecosistema di servizi che consentano ai freelance e ai “piccoli” operatori di farsi valere. Che è quello che ci candidiamo a fare», sottolinea il Ceo Marcello Esposito

di Lorenzo Maria Alvaro

Un mondo senza confini, in cui la creatività è apprezzata e valorizzata in tutti i suoi aspetti, compreso quello economico. Questa la dimensione utopica della knowledge economy, nella realtà sempre più distante dall’essere realizzata, a fronte, invece, di una sempre maggiore concentrazione di potere contrattuale nelle mani di pochissime, gigantesche realtà transnazionali. Soprattutto per i freelance – sulla carta i maggiori beneficiari -, la knowledge economy rischia di tradursi in un boomerang.

CreativitySafe nasce proprio da questa necessità: tutelare la proprietà intellettuale di tutti i creativi, grandi e, soprattutto, «piccoli».

Il panorama delle soluzioni disponibili in Italia per proteggere la proprietà intellettuale è variegato. Ci si può rivolgere, per esempio, alla SIAE o all’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) o, più economicamente, ricorrere a vecchi escamotage come quello della raccomandata postale. Si tratta, però, sempre di soluzioni che, nella maggior parte dei casi, sono o troppo costose, o assolutamente inadeguate per far fronte alle sfide poste dai processi di produzione e di diffusione delle opere digitali.

Innanzitutto, la creatività non si risolve in un singolo atto, l’opera nella sua versione finale, ma è un processo che passa dal succedersi di elaborazioni intermedie, che non sono meno importanti del risultato finale. La documentazione del percorso creativo richiede, quindi, la costruzione di un «dossier probatorio», più che la singola registrazione. Ne deriva che, nei processi produttivi dell’economia digitale, la certificazione dell’opera è anch’essa un percorso costituito di tante tappe.

CreativitySafe, pensata da dei creativi per dei creativi, è la risposta semplice, economica, innovativa, in una parola «smart», a tutte queste nuove esigenze:

  • si basa sulla tecnologia blockchain: inviolabile, decentralizzata ed economica;
  • propone una strategia di difesa della proprietà intellettuale completa.

«Siamo un team composto da persone con esperienze e storie molto diverse. È stato interessante ibridare le conoscenze di chi proviene dal mondo dei “tribunali” con quelle di chi, come me, ha un background riconducibile al mondo della creatività e del digital», spiega Marcello Esposito, CEO & Founder di CreativitySafe, «È stato anche molto naturale per tutti noi decidere di lavorare al progetto, per concretizzare l’idea e rispondere così all’esigenza pratica e crescente di protezione per idee e creatività. Siamo stati anche fortemente motivati dal fatto che il legislatore europeo e, più recentemente, quello italiano si stiano dimostrando particolarmente sensibili al problema e abbiano riconosciuto la validità della tecnologia blockchain nell’ambito di tutela della proprietà intellettuale. Vedere un segnale così forte ci ha dato la certezza che stiamo realizzando un servizio che sarà utile a tanti creativi».

CreativitySafe non vuole essere semplicemente uno strumento tecnologico. Punta piuttosto a diventare un ecosistema di strumenti, anche tradizionali e social, in grado di contribuire alla nascita di una community che raccolga intorno a sé e dia forza a tutte le persone che oggi si sentono isolate e impotenti nel tutelare un loro diritto: la proprietà intellettuale.

«Vogliamo lavorare soprattutto per offrire sostegno e formazione a tutti gli aderenti alla piattaforma», prosegue Esposito, «siamo intimamente convinti che il mondo della creatività abbia bisogno di prendere coscienza dei propri diritti e comprendere che la loro rivendicazione non è semplice, ma nemmeno impossibile. CreativitySafe vuole offrire il suo contributo e concorrere a fare la differenza. Partiamo da Milano, “cuore pulsante” della creatività italiana, per dare vita a questo percorso, seguendo da vicino le realtà che decideranno di aderire e iniziare a tutelare la loro proprietà intellettuale attraverso il nostro servizio».

La blockchain è un registro decentralizzato non gestito da un’istituzione, ma che si affida a protocolli informatici e tecniche matematiche di crittografia per il suo aggiornamento e la sua manutenzione. La sicurezza della tecnologia blockchain è garantita al 100% ed è il modo più semplice, economico e sicuro oggi noto per garantire la validazione temporale di un oggetto digitale.

«La blockchain rappresenta il registro perfetto per certificare i diritti di proprietà intellettuale nell’universo globalizzato del web, come il Domesday Book lo fu nell’anno 1000 per la proprietà terriera in Inghilterra», continua il Ceo, «scritto nel linguaggio universale della matematica, senza bisogno di istituzioni che ne garantiscano l’autenticità e l’imparzialità, è praticamente eterno. Ma registrare un diritto non basta per garantirlo. È necessario offrire strumenti di tutela e un ecosistema di servizi che consentano ai freelance e ai «piccoli» operatori di farsi valere. Registrazione delle idee più rilevanti, preparazione in tempo utile di un dossier-prova d’autore, vetrina delle idee, offerta di servizi di tutela legale, sono solo alcuni dei servizi di CreativitySafe, un vero e proprio ecosistema basato su blockchain».

«CreativitySafe intercetta i bisogni dei creatori dando una risposta moderna ed economicamente competitiva», conclude Esposito, «La “fluidità” delle creazioni intellettuali oggi è tale da richiedere una tecnologia che possa essere utilizzata come strumento agile e affidabile di controllo della circolazione della creatività. La blockchain è quella tecnologia e CreativitySafe è la risposta più efficace a questo bisogno».

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