Proprio mentre esce il rapporto OCSE che parla di tutelare le fasce più deboli della popolazione, proprio mentre l’Italia viene additata negli studi internazionali come uno dei paesi dove c’è stato il maggior impoverimento dall’inizio della crisi (il potere d’acquisto delle famiglie è sceso di 2.400 euro in 5 anni, secondo l’OCSE) … abbiamo il Commissario Cottarelli che, al posto di lavorare sul meccanismo di funzionamento dello Stato, sul modo in cui la spesa pubblica viene erogata o sull’efficientamento dei meccanismi di prelievo sta trasformando la spending review in un esercizio algebrico. Avevamo tanto criticato i tagli lineari di Tremonti e mai avrei pensato un giorno di rimpiangerlo.
L’ultima del Commissario è sulle indennità di accompagnamento. E’ ovvio che ci sono abusi e questi vanno puniti (e fortunatamente la lotta ai falsi invalidi non inizia con lui). Ma sulle indennità di accompagnamento un discorso serio (in linea con il “moltiplicatore di Renzi” alla base della riduzione dell’Irpef per i redditi più bassi) può essere quello per esempio di erogarle sotto forma di voucher o di pagare direttamente l’ “accompagnatore”, di modo che emerga il tantissimo “nero” che per necessità più che per scelta gira intorno ai servizi di assistenza alla persona. E magari, visto che l’orizzonte della spending review è di tre anni, si può anche mettere mano ad una riforma della contrattualistica di badanti, infermieri, etc etc nell’ambito della nuova definizione di “impresa sociale”.
E invece il Commissario propone di tagliare le indennità a chi percepisce un reddito superiore a 30.000 euro (se individuale) e a 45.000 euro (se familiare).
Ma cosa vuol dire tagliarle a chi ha un reddito familiare superiore a 45.000 euro? Vogliamo incoraggiare l’abbandono degli anziani non auto-sufficienti? Se una famiglia, accoglie l’anziano non auto-sufficiente non è certo “ricca” se ha una RAL (retribuzione annua lorda) complessiva di 45.000 euro, compresa la pensione dell’anziano. Potrebbe trattarsi di una famiglia composta da moglie operaia, marito disoccupato e pensione del nonno da 20.000 euro annui (1.500 mese, quasi d’oro per Cottarelli) con 3 figli adolescenti o all’università, in un appartamento di 100 mq e appunto con l’anziano genitore invalido in casa. Sono ricchi?
E veniamo al limite dei 30.000 euro per la persona. La coppia di anziani sola che gode di una pensione dignitosa da 30.000 euro del marito e dove marito e moglie sono totalmente o parzialmente invalidi è per caso ricca?
Il Commissario Cottarelli ha passato la sua vita negli uffici studi, senza ruoli manageriali veri se non il coordinamento di gruppi di ricercatori. Per la spending review, ci vuole qualcuno che abbia lavorato in azienda e sappia come si ristrutturano i processi produttivi e quelli commerciali. Qualcuno che sappia che prima di tagliare costi sulla carta, bisogna scendere nello stabilimento, incontrare gli ingegneri, parlare con gli operai, chiedere pareri alla propria sales-force e incontrare anche i fornitori. Se si prende il foglio excel e si parte dalle voci di spesa maggiori e si taglia quelle … beh, allora non c’è bisogno di un Commissario, basta uno studente. Poi, l’azienda fallisce.
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