Non profit

Costruire scuole e scavar pozzi dall’Etiopia al Nepal

Da Bertinoro al mondo

di Redazione

Sono oltre sessanta i pozzi per l’acqua e una decina le scuole costruite e attivate da Fondazione Butterfly, che apre l’anno con l’avvio della campagna di raccolta fondi per la realizzazione di un maneggio per l’attività ippica e di ippoterapia al Podere Serra, alle porte di Forlì, struttura residenziale, educativa e terapeutica per il recupero di minori affidati gestita dalla fondazione stessa. «La progettazione è stata completata, ora dobbiamo avviare la realizzazione che contiamo di terminare in tre mesi. Il maneggio sarà dedicato al tempo libero e alla pratica sportiva e sarà fruibile sia da parte dei ragazzi ospiti che da quelli esterni alla comunità», spiega il presidente Claudio Maneri (nella foto). La Fondazione Butterfly nasce nel 2002. «È stata la trasformazione di un grande dolore per la perdita di mia figlia, che non è riuscita a vivere la vita con i suoi drammi. Quel grande strazio è diventato amore per il prossimo. Agli altri genitori, passati anche loro dall’esperienza del suicidio di un figlio, dico che nelle cose che si fanno per gli altri c’è anche un po’ di chi non c’è più. Non che queste mie parole li rendano sereni, ma prendono consapevolezza che l’amore può adesso trovare altri sbocchi».
Mezza dozzina di soci operativi che si alternano nel quartiere generale della sede di Bertinoro (Forlì), che ha saputo nell’arco di questi anni tessere un’ottima rete di contatti. La fondazione nel 2008 ha raccolto 334mila euro con un aumento del 2% annuo delle donazioni. I donatori sono soprattutto privati, ma ci sono anche importanti realtà aziendali come Aurora Assicurazioni e fondazioni come Fondazione Vodafone che sta sostenendo il progetto del maneggio del Podere Serra. «Abbiamo da sempre fatto della trasparenza una nostra priorità. Sul sito della fondazione tutti possono verificare l’andamento dei nostri progetti e leggere i vari bilanci annuali. Inoltre chi vuole può visitare concretamente le scuole e le comunità che aiutiamo. Grazie alla disponibilità dei nostri soci possiamo destinare tutte le somme raccolte alla realizzazione dei nostri obiettivi, tolte le minime spese di gestione. Ad esempio io, come architetto seguo da volontario tutti gli aspetti della progettazione delle strutture». Importante anche l’attività delle adozioni a distanza. «La scuola esiste se ci sono gli alunni e i maestri, altrimenti è un edificio. Per questo abbiamo attive oltre 500 adozioni a distanza che, con donazioni costanti nel tempo, stanno permettendo ad altrettanti bambini di andare a scuola, di avere libri e quaderni».

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