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Costituzione Ue: nessun consenso su “radici cristiane”
La nuova Costituzione Ue che dovrebbe esser varata questa settimana non conterrà nel preambolo la menzione delle radici giudaico-cristiane nel preambolo
di Paolo Manzo
Non vi sono ormai praticamente più chance per l’introduzione della menzione delle radici giudaico-cristiane nel preambolo della nuova Costituzione europea che dovrebbe esser varata questa settimana dai capi di Stato e di governo. A questo conclusione è giunta la presidenza irlandese dell’Ue, in un documento preparato in vista dell’ultima riunione della Conferenza intergovernativa a livello di ministri degli Esteri (domani a Lussemburgo) prima del vertice dei capi di stato e di governo. ”La presidenza – si legge nel documento – nonostante il forte sostegno di diverse delegazioni per l’inclusione di un riferimento specifico all’eredità cristiana o giudaico-cristiana dell’Europa, non vi è alcun segno di consenso in materia”. A sostenere questa inclusione con forza erano stati numerosi paesi, tra cui l’Italia e la Polonia. Particolarmente contraria si è sempre mostrata anzitutto la Francia.
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