Non profit

Costanzo: processo agli istituti rumeni e silenzio su quelli italiani

Maurizio Costanzo e la campagna della Romania per i bambini in istituto

di AiBi

In Romania 49 mila bambini accolti in 300 istituti statali, la cui chiusura è prevista entro il 2004, mentre in Italia non si sa nemmeno quanti siano gli istituti e di conseguenza i bambini accolti, nonostante la legge 149/01 ne preveda la chiusura nel 2006. I dati sull’infanzia in Romania sono stati forniti dall’ambasciatore rumeno in Italia; su questi numeri Maurizio Costanzo sta conducendo una meritoria “battaglia” per restituire dignità ai bambini istituzionalizzati, nella speranza di regalare loro la grande opportunità di una famiglia. Un processo agli istituti della Romania, ma per quelli italiani chi ci pensa? In Italia, infatti, a differenza della Romania, non si conosce il numero esatto dei bambini istituzionalizzati. L’Istituto degli Innocenti di Firenze segnala quasi 15 mila minori in istituto (dati 1998) a differenza dell’ISTAT che parla di oltre 28.000 minori (dati 1999): dal confronto numerico oltre 13 mila minori mancano all’appello. Fatto ancora più grave è che in Italia non si sa quante siano le strutture che accolgano i minori abbandonati. Nell’indagine condotta dall’Istituto degli Innocenti – Ministero Affari Sociali, ben l’8% degli istituti rilevati non risultavano in alcun elenco ufficiale: solo le segnalazioni private avevano permesso di venire a conoscenza di strutture di accoglienza di minori. Quanti altri saranno gli istituti non censiti? E in queste strutture sconosciute allo stato quanti saranno i bambini accolti? Minori non segnalati ai Tribunali per i minorenni della regione di residenza e per questo condannati a restare senza una famiglia, che seppur, disponibile ad amarli, non è a conoscenza della loro esistenza. Amici dei Bambini sottolinea a Costanzo come l’Italia debba prima dare il buon esempio con i propri interventi a favore dell’infanzia in stato di abbandono e solo successivamente sarà possibile commentare qualcosa agli altri stati. Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini, dichiara: «Ben venga il coinvolgimento delle Regioni italiane negli interventi all’estero a favore dell’infanzia abbandonata, ma chiediamo agli amministratori regionali di provvedere anche ad un monitoraggio delle strutture di accoglienza dei minori presenti sul territorio e un censimento di tutti i bambini abbandonati. La Romania chiuderà gli istituti due anni prima dell’Italia, e la verità è che il nostro paese non è ancora pronto alla chiusura del 2006. Dove andranno a finire i bambini italiani abbandonati?» «Sarebbe importante che le telecamere di Maurizio Costanzo prima di girare negli istituti rumeni, entrassero negli istituti italiani, – prosegue Griffini – questo è forse l’unico modo per avere l’interesse dei nostri rappresentati istituzionali al problema dei bambini italiani dimenticati.»


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA