Mondo

Cossiga: voterò no alla guerra contro l’Iraq

"Perché la nostra costituzione ha ripudiato l'uso della guerra come strumento di soluzione dei conflitti internazionali"

di Paolo Manzo

”Se Berlusconi decidesse di aderire ad un attacco unilaterale contro l’Iraq da parte degli angloamericani, in un qualunque modo, fosse pure soltanto concedendo a essi l’uso delle basi al solo scopo di transito e trasporto, io in Parlamento voterei contro una mozione in tal senso”. Lo scrive il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, in un articolo a sua firma pubblicato oggi dalla Stampa, precisando che per lui la condizione per aderire all’operazione è l’autorizzazione dell’Onu. “Ho già denunciato più volte”, sottolinea il senatore a vita, “il deficit, sia a livello di classe politica che di opinione pubblica, di ogni reale e concreto interesse per i problemi di politica estera e in generale per gli affari internazionali”. Una posizione che, continua Cossiga, ”non è in contrasto, se non apparente, con il mio essere ‘amerikano’ con la k, e non ‘british’ ma addirittura ‘britannic’! L’Europa ci ha donato nel XX secolo vari fascismi e il comunismo e da essi ci hanno liberato solo gli americani e i britannici e i loro alleati di lingua inglese con una scelta coraggiosa che ha anche permesso all’Unione Sovietica di coniugare, almeno in quel momento, il comunismo e la dittatura con una causa di libertà allora preminente: la sconfitta del nazifascismo”. Ma nonostante questo, aggiunge, ”in parlamento, lo ripeto, voterò contro una eventuale mozione di adesione a un intervento militare unilaterale e cioè non disposto o autorizzato dal Consiglio di sicurezza. E questo perché la nostra costituzione ha ripudiato l’uso della guerra come strumento di soluzione dei conflitti internazionali”.


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