Cooperazione

Così un’app rafforza le cooperative femminili del Togo

Si chiama DiaCoop lo strumento digitale progettato da Federcasse nel solco del progetto “Le Bcc per il Togo” del Credito Cooperativo. Obiettivo monitorare lo stato di salute di una cooperativa e sostenere la crescita delle cooperative delle donne rurali che aderiscono all’Union des groupements des femmes rurales du Togo -Ugrfto

di Redazione

Monitorare lo stato di salute della propria cooperativa attraverso uno strumento digitale ad hoc. È questo l’obiettivo di DiaCoop, l’app progettata da Federcasse e messa a punto da una  piccola società togolese, per sostenere la crescita delle 275 cooperative delle donne rurali del  Togo, aderenti alla rete Union des groupements des femmes rurales du Togo Ugrfto. 

Il progetto Bcc per il Togo

L’iniziativa che si inserisce nel progetto “Le Bcc con il Togo” del  Credito Cooperativo, intende sostenere il rafforzamento delle infrastrutture tecnico-produttive  delle cooperative femminili, evidenziando le lacune organizzative e manageriali.
Il primo step di  questo percorso – spiega una nota – è la diagnostica d’impresa cooperativa, proprio con il supporto della  nuova “App”, che consentirà di circoscrivere con precisione, cooperativa per cooperativa, quali  sono i punti di forza e di debolezza e quale sia il percorso di sviluppo e crescita da disegnare.

Obiettivo incrementare produttività e fatturato

L’obiettivo finale è un incremento annuo di produttività, fatturato e valore aggiunto in un  intervallo di valori compresi fra il 5% e il 10% delle cooperative di donne affiliate alla rete Ugfrto  e socie delle due Casse Rurali la Faîtière des Entités de Caisses d’Epargne et de Crédit des  Associations Villageoises – Fececav e l’Union Rénovée des Caisses Locales d’Épargne et Crédit – Urclec.

A  sostegno, si andrà a definire anche una cartografia di filiere – cooperative dell’Ugfrto sulla cui  base incrementare il numero di rapporti di collaborazione fra cooperative appartenenti alle  medesime filiere, in un’ottica di rete. 

Le donne le più penalizzate

Le donne rurali sono quelle maggiormente penalizzate dalle difficoltà strutturali in cui  versa il sistema agricolo togolese. A partire dalla estrema difficoltà di accesso al credito. Solo il  13,8% della popolazione rurale, infatti, è bancarizzata. Inoltre, l’agricoltura rappresenta meno di 1% dei  finanziamenti che il sistema bancario destina al sistema produttivo. 

Vi è inoltre una limitatissima disponibilità di competenze tecniche e manageriali in grado  di guidare i processi di ammodernamento, il passaggio da un’agricoltura di sussistenza ad una in grado di generare valore aggiunto apprezzabile. 

Disuguaglianze di genere, un aggravante

Nella nota diffusa non a caso proprio in occasione dell’8 marzo si sottolinea anche l’aggravante delle disuguaglianze di genere. Dai pochi dati ricavati da indagini campionarie nel decennio passato, le organizzazioni di donne rappresentano circa il 20% di tutte le organizzazioni contadine censite. Si stima che il tasso di  professionalizzazione delle organizzazioni contadine è di circa 16%.
Un dato ancora più basso per  le organizzazioni contadine di donne che hanno sistematicamente un accesso più limitato ai fattori  della produzione: la terra, i servizi di supporto, il credito, nonostante il fatto che rappresentino circa il 54% degli addetti in agricoltura.
Le disuguaglianze di genere rendono, da ultimo, le  donne più vulnerabili alle conseguenze dei cambiamenti climatici. 

Nell’immagine in apertura le 20 presidenti delle cooperative femminili che avvieranno la propria diagnostica con l’App “Diacoop” in Togo – foto da ufficio stampa

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.