Politica

Così l’impresa sociale reinserirà i manager

Pavia/ Al via Fabrica, progetto Equal

di Carmen Morrone

Si chiama Fabrica il progetto Equal promosso dagli assessorati alla Formazione, lavoro e sviluppo e alle parità della Provincia di Pavia, gestito da un?associazione temporanea di scopo di cui è capofila la cooperativa sociale Casa del Giovane cui aderiscono 14 partners del territorio provinciale. Il 13 ottobre a Pavia, sarà presentato in occasione del seminario transnazionale Impresa e sviluppo socialmente sostenibile, in cui operatori belgi e francesi porteranno le testimonianze di percorsi simili che stanno conducendo nei loro paesi. Fabrica nasce per contribuire a inserire nel mercato del lavoro coloro che difficilmente ne hanno accesso per condizioni legate al disagio sociale, con un passato di tossicodipendenza e di carcere. Allo scopo è stato creato un collocamento mirato, in cui lavora un team di operatori esperti che forniscono un sostegno fortemente personalizzato attraverso attività di accoglienza, orientamento, incontro tra domanda e offerta e accompagnamento all?inserimento lavorativo.

Una sede principale a Pavia (in via Riviera 23), e due punti informativi a Vigevano e a Voghera. L?ampliamento dell?offerta di lavoro per i soggetti svantaggiati passa attraverso il potenziamento della cooperazione sociale. Se, infatti, le cooperative sociali sono il luogo privilegiato per l?inserimento lavorativo di soggetti a rischio, sul territorio della provincia di Pavia sono poche e scontano anche un deficit di managerialità nella gestione dei processi produttivi. Per questo Fabrica vuole sperimentare una contaminazione innovativa tra profit e non profit. Saranno coinvolti manager over 40-50 espulsi dal mercato del lavoro ma in possesso di buone competenze che avranno il compito di trasferire il loro know how.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.