Sostenibilità

Così la Csr ha messo le ali ad Air France

L’Alitalia ha scelto un codice etico low cost. Invece a Parigi sono al terzo bilancio sociale. Perché anche così si vince la sfida dei cieli.

di Christian Benna

Ammainare la bandiera della Csr non ha portato fortuna ad Alitalia. La compagnia di Stato dei cieli, dopo un lungo volo da un milione di euro di perdite al giorno con best pratice strette in uno striminzito codice etico, è ormai a un passo dagli hangar di Air France. Una rivoluzione che non piace ai governatori e agli imprenditori del Nord, ma viaggia con i motori della Csr. Il vettore transalpino, infatti, non è solo il numero uno al mondo per giro d?affari nonché un?azienda tra le più redditizie di settore, ma vanta anche politiche di responsabilità sociale d?avanguardia. Nel 2006, due anni dopo la fusione con quella Klm che avrebbe dovuto sposarsi con Alitalia, lo Stato francese suggella il matrimonio con gli olandesi con uno statement anomalo nel mondo delle mega aggregazioni. Si tratta di un impegno, che segue l?ingresso della compagnia nelle società membra dell?Un Global Compact, nello sviluppo della Csr aziendale.

Oltre alle dichiarazioni di rito (sicurezza, pari opportunità) il colosso del trasporto aereo lancia una serie di misure per ridurre l?impatto ambientale della propria flotta. Tecnologie verdi nei motori dei jet e risparmio energetico a bordo, il tutto confezionato in tre bilanci sociali. Questa la nuova rotta di Air France, premiata sul breve periodo. Nel giro di qualche mese le azioni dell?azienda sono state incluse nel Dow Jones Sustainibility, nell?FTSE4Good e nell?Aspi, tre indici etici che avevano da tempo chiuso le porte ai titoli Alitalia.L?impegno ha portato un risparmio notevole. Il 20% del giro d?affari dell?impresa dipende dal prezzo del cherosene, un prodotto sempre più costoso per via del caro greggio. Consumare meno significa far quadrare i conti e rispettare l?ambiente. L?obiettivo, per ora centrato, è di ridurre del 2% i consumi di combustibile.

E per il futuro è in cantiere un taglio drastico: entro il 2020, le emissioni di CO2 per ogni passeggero dovranno calare del 50%. Per tagliare il traguardo, si legge nel rapporto sociale, bastano piccoli accorgimenti: in fase di rullaggio muovere gli aerei con un solo motore acceso, ottimizzare velocità di crociera e quote di altitudine. Ma la svolta verde viaggia anche a terra. Oggi il 34% dei veicoli Air France sono alimentati da motori elettrici, una quota che raddoppierà nel 2020. E il rispetto per l?ambiente entra anche a bordo dei veivoli, sostituendo la plastica con prodotti ecocompatibili. Inoltre il 45% dei materiali di scarto viene riciclato, e nell?ultimo anno il consumo di acqua è stato ridotto del 60%.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA