Welfare

Così in carcere si desidera la scuola

La scuola, spesso tanto detestata dai giovani e vissuta un po’ come un carcere, diventa un momento di libertà profonda, desiderata, per i ragazzi che in carcere ci sono finiti davvero

di Ornella Favero

È curioso vedere come la scuola, spesso tanto detestata dai giovani e vissuta un po? come un carcere, diventi invece un momento di libertà profonda, desiderata, per i ragazzi che in carcere ci sono finiti davvero. E lì cominciano a ripensare al loro passato, e a capire che l?aver odiato la scuola ha significato per loro perdere una grande occasione di crearsi degli strumenti per essere più liberi e per costruirsi una vita decente. Lo spiega bene la testimonianza di un ragazzo che sta nel carcere minorile di Treviso e scrive su Innocenti evasioni: «Ho lasciato al primo anno di superiori per andare a lavorare e poi perché credevo che la scuola non servisse a niente, ed è proprio ora che mi rendo conto della sua importanza. Ad essere sincero non mi sarei mai immaginato che proprio il carcere mi aprisse nuovamente le porte dello studio. Nell?aula scolastica sono in contatto con persone oneste, intelligenti, colte ed educate ma soprattutto disponibili al dialogo con quelli che per la società non contano. Per me la detenzione ha assunto il valore dell?istruzione finalizzata al miglioramento della persona. Sento allora di dovere ringraziare per la pazienza adottata nei miei confronti, per il sostegno morale che gratuitamente mi è stato offerto e per avermi aiutato a riscoprire ed esprimere le mie capacità intellettive».

Qui Fasano
A Fasano, in provincia di Brindisi, l?anno scolastico si apre con una vera novità: i lavori di pulitura dei cortili, potatura di alberi e siepi, insomma l?operazione scuole-pulite è resa possibile dagli ex detenuti della cooperativa ?Alba Nuova?, cui l?amministrazione comunale ha affidato l?appalto per la sistemazione di tutti gli spazi esterni pubblici, come occasione di riscatto e di reinserimento sociale. La cooperativa, grazie proprio ai risultati ottenuti, ha aumentato il numero di soci: erano 24, adesso sono diventati 30. Un ottimo esempio, che ora in molti vorrebbero estendere.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.