Non profit

Così il Serafico si prepara ad accompagnare il G7 inclusione e disabilità

Nelle giornate del 14 e 15 ottobre, l'Istituto Serafico di Assisi, che da 150 anni si prende cura di bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, sarà al fianco degli operatori del 118 per fornire assistenza socio-sanitaria a quanti ne avranno bisogno

di Rossana Certini

Un momento di festa, incontro e scambio. Questo sarà la prima giornata del G7 – Inclusione e disabilità, il primo della storia, che apre ad Assisi lunedì 14 ottobre. Alla cerimonia di accoglienza delle delegazioni ministeriali sono attese circa 3mila persone tra cittadini, associazioni e volontari provenienti da tutta Italia.

«Un evento di portata eccezionale», spiega Francesca Di Maolo, presidente dell’istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi, ente ecclesiastico senza scopo di lucro che svolge attività riabilitativa, psico-educativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. «È la prima volta che le economie del mondo riflettono tutte insieme sui temi dell’inclusione e della disabilità», prosegue Di Molo, «è l’inizio di un processo verso la vera inclusione che vuol dire rendere tutte le persone libere di scegliere cosa fare nella vita».

La giornata dell’accoglienza del G7

La prima giornata del G7, con la tradizionale stretta di mano tra i capi di Stato, sarà condivisa per la prima volta con le famiglie, le associazioni e i cittadini. Gli inni nazionali dei sette paesi saranno suonati da tre band che coinvolgeranno ottanta musicisti, la metà dei quali con disabilità. Lungo la strada che porta alla basilica di san Francesco saranno allestiti gli stand di circa cento associazioni che presenteranno i loro progetti e le loro attività. In piazza saranno organizzati punti di ristoro affidati a ristoratori di tutta Italia nelle cui attività lavorano ragazzi con autismo e altre disabilità.

Francesca Di Maolo, presidente dell’istituto Serafico di Assisi (Foto: Serafico)

«Una novità nella novità è la presenza degli stand delle associazioni, una che ha reso più complessa la macchina organizzativa perché, non dobbiamo dimenticare, che l’evento si svolgerà in una “zona rossa” ossia ad alta sicurezza», spiega la presidente dell’istituto Serafico che sarà, insieme agli operatori del 118, punto di riferimento di accoglienza socio-sanitaria.

«Riteniamo che per l’occasione sarà necessario non solo rispondere tempestivamente a eventuali bisogni sanitari, per i quali è formato il personale del 118, ma anche a esigenze socio-sanitari», spiega Di Maolo. «Potrebbe mal funzionare una carrozzina o mancare l’ossigeno. Qualcuno potrebbe aver dimenticato un farmaco che assume con regolarità. Ci potrebbe essere bisogno di interagire con competenza con eventuali persone con disabilità psichiche. Dunque i nostri medici, psichiatri ed educatori volontari saranno a supporto dei sanitari del 118. Inoltre, come istituto Serafico, gestiremo un numero telefonico per le persone che avranno bisogno di assistenza».

Al Serafico postazione riposo e punto ausili

L’istituto metterà al servizio del G7 i suoi 150 anni di esperienza. Era infatti, il 17 settembre 1871 quando san Ludovico da Casoria fondò il Serafico, acquistando uno stabile nelle vicinanze della basilica di san Francesco. Da allora l’istituto si prende cura delle persone nella loro totalità coniugando i principi etici e le evidenze scientifiche all’esperienza clinica.

«La nostra sede è posizionata ai piedi della Basilica, dunque in una postazione strategica per poter essere utile a chi ne avrà bisogno», prosegue Di Maolo. «Nel nostro istituto stiamo organizzando una postazione riposo per chi avrà bisogno di un letto e di un punto ausili e attrezzature. Chi verrà a trovarci in sede potrà partecipare ad attività laboratoriali e assistere a eventi coinvolgenti».

Verso Solfagnano

L’istituto Serafico parteciperà, anche, alle attività in programma il 15 ottobre nella giornata preparatoria che si terrà al Castello di Solfagnano (Pg) perché, come spiega Di Maolo: «è importante dare tutti il nostro contributo per questo evento eccezionale che dimostra come i grandi della terra hanno finalmente compreso che non ci può essere sviluppo se non si coinvolgono le persone con disabilità nella vita politica, sociale ed economica di ogni paese».

E conclude: «sono un evento unico anche le modalità festose di svolgimento delle giornate pubbliche di questo G7. Le abbiamo volute pensare proprio come una grande festa in cui ci ritroveremo in tanti. Le giornate del 14 e del 15 saranno come un’onda orizzontale che attraverserà tutto il mondo dell’associazionismo».

In apertura foto di un’attività laboratoriale dell’istituto Serafico di Assisi (Foto: Serafico)

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