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Così ha parlato Obama
Nel discorso di acclamazione a candidato alla Casa Bianca, il leader dei democratici ha toccato tutti i temi. Compresi quelli su cui si gioca l'elezione
Ha parlato di se stesso come del comandante in capo, ha chiamato i suoi connazionali all’unità, ha ricordato agli elettori il sogno americano dei suoi genitori e dei loro padri, accusando George Bush di averlo fatto sfumare in otto anni di presidenza. Barack Obama si è detto pronto a diventare presidente.
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Nella sera della sua acclamazione come candidato alla prima carica degli Stati Uniti, il popolo dei democrats ha ritrovato l’uomo che ha infiammato le folle e ha sorpreso tutti durante le primarie. Il suo discorso è stato tutto incentrato sulla continuità tra Bush e lo sfidante McCain e la diversità con le idee del primo possibile presidente nero dell’America.
Obama non ha tralasciato nessun argomento, neppure quelli scottanti, su cui i repubblicani puntano per fargli perdere il consenso. Dal petrolio all’Iraq, dall’aborto al porto d’armi, dalla crisi dei mutui alla Georgia. Con un po’ di retorica, e tanti esempi toccanti, Barack ha cercato di colpire gli elettori della classe media e di spiegare loro le sue idee. Ricordando come, ai tempi di Bill Clinton, tanto per aggraziarsi i sostenitori di Hillary, gli stipendi erano cresciuti di 7.500 dollari, mentre con Bush sono calati di 2.000.
Ecco le promesse del candidato democratico:
–Libero mercato, ma gli affaristi rispettino delle regole precisi e siano responsabilizzati per creare nuovi posti di lavoro.
-Una scuola migliore per tutti i bambini, senza disparità sociali, che abbia un’apertura mondiale per competere nella nuova economia globale
–Tasse: un sistema di tassazione che non ricompensi i lobbisti, ma i lavoratori e i piccoli industriali che se lo meritano. Stop alla detassazione per chi delocalizza e eliminazione delle tasse sul reddito da capitale per i piccoli industriali affinché possano investire. Infine un taglio delle tasse per il 95% delle famiglie lavoratrici.
–Energia: Dieci anni di tempo per mettere fine alla dipendenza dal petrolio del Medio Oriente e migliorare la sicurezza del nucleare, investendo su gas naturali, energie pulite e nuovi carburanti, studiati direttamente in America.
–Cure sanitarie per tutti e senza alcuna differenza di classe, pari «a quelle che i membri del Congresso riservano per se stessi»
-Nuove leggi sulla bancarotta, che preservino le pensioni dei lavoratori come lo sono i bonus dei dirigenti
-Per recuperare soldi per queste riforme, Obama propone un taglio alle spese federali e la chiusura delle scappatoie per non pagare le tasse.
–Guerra: via dall’Iraq e inviare le truppe in Afghanistan per eliminare Al-Qaida. Dare ai militari adeguati equipaggiamenti affinché possano tornare a casa e non morire sul campo.
–Aborto: nonostante le differenze di vedute, il candidato chiama a una lotta contro le gravidanze indesiderate
–Armi: lottare affinché le bande criminali non si possano rifornire di arsenali, pur rispettando il secondo emendamento e la libertà di difesa
–Omosessualità: dare nuovi diritti alle coppie gay, pur ammettendo i diversi orientamenti del partito sui matrimoni dello stesso sesso.
–Immigrazione: nuove leggi contro lo sfruttamento del lavoro nero e per i ricongiungimenti familiari
Infine Obama ha attaccato McCain, dicendo che «se non si hanno idee nuove, si usano vecchie tattiche per spaventare gli elettori». Un modo per ribadire il proprio motto Change, we can believe in: possiamo credere nel cambiamento
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