Non profit

Cosa serve davvero ai terremotati

I consigli del Forum del terzo settore per i cittadini che si sentono spinti a fare qualcosa. Le associazioni sul campo

di Daniele Biella

«La solidarietà si manifesta con la testa oltre che con il cuore. Il nostro invito è quello di evitare le azioni impulsive e di scegliere di donare a chi ha le caratteristiche adeguate ed offre le opportune garanzie». Con queste parole il portavoce del Forum del Terzo Settore Andrea Olivero ha diffuso alcune semplici indicazioni per individuare al meglio a chi e in che modo offrire la propria solidarietà concreta.
 
DONAZIONI DI DENARO:
1) verificare che l’organizzazione attui azioni mirate in stretto collegamento col territorio
2) Tener conto della reputazione che l’associazione oggetto della donazione detiene a livello nazionale o locale.
3) Preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante
4) Se la donazione è fatta ad una onlus si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi (nelle misure stabilite dalla legge).
 
DONAZIONI DI MATERIALI E GENERI ALIMENTARI:
1) Donare solo ciò che è richiesto, nuovo o in ottimo stato e in confezioni integre
2) evitate le confezioni fragili e non accuratamente sigillate
 
DISPONIBILITÀ AD AZIONE VOLONTARIA:
1) Alla fase di prima emergenza devono partecipare solo volontari specificamente formati alla protezione civile e già organizzati nelle loro associazioni.
2) Chi desidera offrire la propria disponibilità per il post-emergenza deve indicare le specifiche competenze di cui è in possesso e che potranno essere utili alle attività da svolgere in questa seconda fase.

Condividono in qualche modo l’appello le Misericordie, che attraverso una nota hanno fatto sapere che in questo momento non servono aiuti materiali per le popolazioni colpite dal terremoto, ma piuttosto donazioni in denaro. «In questa fase», scrive l’organizzazione, «si invitano le persone che vogliono aiutare i terremotati a non portare nelle sedi delle Misericordie, come sta già succedendo, abiti, giocattoli o altri oggetti, ma piuttosto a fare una donazione. Questi oggetti nei primi giorni di intervento non servono, anzi l’arrivo di materiali di qualsiasi genere creerebbe solo caos. Alle Misericordie stanno arrivando offerte di aiuto da aziende del nord Italia e anche dall’estero. In seguito verranno comunicate altre eventuali necessità».

Le Misericordie non sono sole sui luoghi del disastro. «In Abruzzo ci sono decine di nostri volontari», aggiunge Fausto Casini, presidente nazionale Anpas. «Abbiamo attivato anche tutti gli altri enti nazionali, in particolare le unità cinofile». In tutto 134 volontari, 40 mezzi, 4 unità cinofile. L’Anpas, che ieri ha aperto una sottoscrizione (vedi sotto), si sta coordinando con la Protezione civile, «per organizzare meglio gli aiuti, evitando perdite di tempo».

Il Centro servizi per il volontariato di Pescara fa da antenna per la questione sangue ma anche per reclutare volontari (consigliando di contattare allo 085 2057631 il Centro operativo della Protezione civile presso la Prefettura di Pescara) e per chi volesse donare del cibo non deperibile, da portare al Banco Alimentare dell’Abruzzo, in via Celestino V a Pescara. E anche il WWF fa la sua parte: “Le strutture della riserva oasi Gola del Sagittario di Anversa degli Abruzzi sono agibili, le metteremo presto a disposizione degli sfollati”, annuncia Augusto de Santis, coordinatore oasi Abruzzo. Infine, dalla società civile abruzzese arriva una prima forte reazione-appello: “cerchiamo volontari preparati, chi volesse raggiungere l’Abruzzo per dare una mano contatti l’Abruzzo social forum“, chiede il coordinatore renato Di Nicola.

«Ci sono almeno tre morti nella mia parrocchia, ma il numero aumenterà di sicuroi, comunica don Dionisio Rodriguez Cuartas, parroco a Paganica e direttore della Caritas dell’Aquila. La struttura della Caritas diocesana dell’Aquila è andata completamente distrutta. Intanto la Caritas nazionale, che lancia un intervento di lungo periodo e particolarmente attento alle necessità delle persone più e delle comunità più vulnerabili, ha già effettuato un primo stanziamento di 100mila euro e ha lanciato un appello alla solidarietà (vedi conto corrente sotto). Inoltre la Presidenza della Cei ha disposto lo stanziamento di 3 milioni di euro dai fondi dell’8 per mille per iniziative di carità, somma che sarà erogata tramite Caritas Italiana. La Presidenza della Cei indice anche una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 19 aprile 2009, Domenica in Albis, come segno di solidarietà e di partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali della gente abruzzese.

Un posto letto lo stanno offrendo anche i giovani dell’Udu, Unione degli studenti, mentre l’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, sta predisponendo sul proprio sito web un’area riservata ai Comuni colpiti dal sisma che vorranno chiedere aiuti o assistenza amministrativa nella predisposizione degli atti utili ad affrontare l’emergenza. Carmine Santarelli,  presidente regionale abruzzese dell’Unpli, Unione nazionale pro loco d’italia, nell’attivare un conto corrente pro-terremotati ha chiesto a tutti gli enti della rete di contribuire “un piccolo gesto che possa alleviare in parte le grandi difficoltà che gli abitanti di quei luoghi debbono affrontare”.

Mobilitata anche la Coldiretti, che sta raccogliendo mele dal Trentino, latte e formaggio grana dalla Lombardia, conserve di pomodoro dalla Toscana, riso da Vercelli, pasta dalle Marche, frutta conservata dall’Emilia Romagna, ma anche roulotte dal Veneto e molti altri prodotti, secondo le specificità delle agricolture locali. L’organizzazione ha allestito un “campo base” presso la sede dell’Associazione Regionale Allevatori (Ara) dove verranno collocate alcune tende e raccolte le offerte delle strutture territoriali, in accordo con la Protezione Civile. Inoltre ha aperto la casella di posta elettronica sisma.abruzzo@coldiretti.it dove possono essere veicolate le informazioni in merito alle offerte di aiuto alle persone ed alle aziende colpite dal sisma.

La Cri, Croce rossa italiana, ha invece aperto all’accoglienza la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d’emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo, e ha inviato nelle zone del disastro 10.000 coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione. La Cri provinciale milanese, inoltre, ha inviato un’unità cinofila.

Infine, si segnalano altre tre importanti iniziative del mondo del non profit italiano: quella di Unicef Italia, che ha stanziato 100mila euro «per le esigenze primarie dei bambini abruzzesi»; della Uisp, Unione italiana sport per tutti, che sta facendo appello ai propri sportivi e alle sedi per «raccogliere tende per allestire i campi, coperte, cibo, medicine, attrezzature da campeggio. Poi volontari, e personale medico specializzato»; e di Telefono azzurro, che ha fatto sapere di avere pronti all’azione «operatori esperti nell’intervento in situazioni traumatiche e volontari,  per prestare un primo soccorso psicologico ai bambini e agli adolescenti».

PER EFFETTUARE DONAZIONI

Anpas

L’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze ha aperto una sottoscrizione presso Banca Etica:
IBAN: IT17V0501802800000000512812
Causale: Anpas Emergenza Terremoto Abruzzo

Misericordie

Chi vuole partecipare alla sottoscrizione per le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto può farlo con un versamento bancario su un conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena. Il codice IBAN per effettuare il versamento è: IT03Y0103002806000005000036

Caritas

Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana(causale “TERREMOTO ABRUZZO”) tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA
IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

Unpli

Il conto corrente postale dove possono essere versate le offerte è il 13692009 Intestato ad UNPLI Nazionale Via Regina Margherita, 21 00055

 

 

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