“Siete troppo imprenditoriali!” quante volte ho sentito questa frase, ovviamente con un sottofondo, nemmeno tanto celato, di disprezzo.
So di scrivere sulle pagine giuste! Questo giornale ha sempre difeso le imprese sociali nella buona e nella cattiva sorte.
“Ma siete un’impresa!” trasuda moralismo questa affermazione: l’impresa la fanno le persone che vogliono fare soldi (cattivi!) sennò si svolge attività di volontariato (buoni!)
Per essere chiari: io sono presidente di un’impresa sociale che ogni anno chiude il suo bilancio in positivo con un fatica immane, un’attenzione spasmodica alle leggi, alle persone che con noi lavorano e a tutte quelle persone e istituzioni che usufruiscono dei nostri servizi, e ne sono immensamente fiera.
Ho confidato per anni che si insinuasse nelle mente dei nostri interlocutori che lavorare senza profitto personale ma in attività che pur producendo reddito, abbiano forti finalità sociali fosse una buona cosa, ma negli ultimi due anni ho visto perdersi nella nebbia della crisi economica molta parte degli sforzi fatti negli ultimi vent’anni e nella più totale confusione, per cui si continua a lavorare cercando di far quadrare tutto anche la testa di chi ti sta intorno.
Ah le parole …. definizione del Devoto Oli: “IMPRESA assunto fondato su un programma notevole, impegnativo”
Mannaggia! l’avessi letta con più attenzione da giovane andavo a lavorare in banca …
Nessuno ti regala niente, noi sì
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