Sostenibilità
Cosa contiene la bozza in discussione
Impegni per contrastare i cambiamenti climatici, ma ancora niente numeri
di Redazione
Diamo di seguito alcuni passaggi della bozza del documento di lavoro in mano ai leader presenti al vertice sul clima di Copenaghen. Il testo apre con una dichiarazione sugli obiettivi generali: “I capi di stato, di governo, ministri ed altri capi delle delegazioni presenti…sottolineano la loro forte volonta’ politica di contrastare i cambiamenti climatici in linea con il principio delle responsabilita’ comuni ma differenziate e delle rispettive capacita’”. “Accogliendo il parere scientifico secondo cui l’innalzamento della temperatura globale non dovrebbe superare i due gradi centigradi e sulla base del principio di equita’ e nel quadro di uno sviluppo sostenibile, le parti si impegnano ad una vigorosa risposta attraverso un’immediata e rafforzata azione nazionale basata su una maggiore cooperazione internazionale”. “Un’azione ambiziosa per mitigare il cambiamento climatico – si legge nel testo – e’ necessaria e deve vedere i paesi sviluppati assumerne la guida”. “Profonde riduzioni nelle emissioni globali sono necessarie. Le parti devono cooperare nel fissare al piu’ presto il picco massimo delle emissioni riconoscendo che la progressione per i paesi in via di sviluppo sara’ piu’ lenta e tenendo conto del fatto che lo sviluppo sociale ed economico e lo sradicamento della poverta’ sono le principali priorita’ di questi paesi e che peraltro uno sviluppo a basse emissioni e’ indispendabile per uno sviluppo sostenibile”.
Il documento contiene quindi le cosiddette Annex 1 (Obiettivi per i paesi ricchi) e Non-Annex 1 (Obiettivi per i paesi in via di sviluppo). I paesi citati nell’Annex 1 si impegnano in questa sede a raggiungere un tetto di emissioni per il 2020 rispetto al 1990 e rispetto al 2005. Gli obiettivi in percentuale sono indicati pero’ con una X ed un Y perche’ non ancora definiti. Infine la parte riguardante i finanziamenti: “Le parti prendono nota delle promesse individuali da parte dei paesi sviluppati per assicurare nuove ed addizionali risorse che ammontano a 30 miliardi di dollari per il periodo 2010-2012”. “Le parti – conclude – sostengono l’obiettivo di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020 per far fronte alle necessita’ dei paesi in via di sviluppo in materia di lotta ai cambiamenti climatici. Questo finanziamento arrivera’ da una serie diversa di fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, ivi comprese fonti alternative di finanziamento. “Le parti chiedono una revisione di questa decisione e della sua messa in pratica nel 2016”.
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