Cultura
Cosa ci faccio coi miliardi di Harry Potter
Luigi Spagnol, un editore modello. Il titolare della Salani ha pubblicato Giono e ora il best seller della Rowling: «Con i diritti aiutiamo tre charity»
L’uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
Tullio Pericoli
Salani Editore
Lire 26.000
Luigi Spagnol conosce a memoria nomi, obiettivi e progetti di tre charity. E allora?, potreste obiettare. Sono ben altre le cose che uno vorrebbe sapere sull’editore che ha fiutato l’affare Harry Potter. Prima fra tutte quanto ci ha guadagnato. Eccovi accontentati: nei primi due mesi di quest’anno, solo col quarto volume delle avventure di Harry, più che in tutto il 1998. Un’informazione che di Spagnol chiarisce ben poco.
Torniamo alle charity: Comic Relief, New York Child Learning Institute, Emergency. Non sono né le più grandi né le più famose del mondo. E questo è forse il primo vero indizio sul direttore della casa editrice Salani che il mestiere l’ha imparato dal padre Mario Spagnol, in ufficio ti accoglie in jeans fra i quadri che dipinge nel weekend e i disegni dei suoi bambini e, se gli chiedi perché abbia scelto questo mestiere, chiarisce: «I libri possono cogliere cose che non sono necessariamente letteratura». Spagnol conosce queste charity perché sono importanti per gli autori che ha scelto di pubblicare, gli servono a capire la loro sensibilità e il loro carattere. Prendiamo J.K.Rowling, spiega: «L’autrice di Harry Potter aveva già in testa tutti i personaggi fin da quando ha iniziato a scrivere. Di loro sa tutto, conosce i loro gusti. Come la passione di Harry per il Quidditch, una specie di calcio che si gioca a cavallo di scope volanti di cui la Rowling racconta la storia in Quidditch Trough the Ages, uno dei due libri che ha scritto perché piacerebbero ad Harry e di cui ha ceduto tutti i diritti alla non profit inglese Comic Relief».
I diritti e i contratti, già. Il direttore della Salani, che in pochi anni ha preso in mano un piccolo marchio e l’ha trasformato in una fucina di libri per bambini che diventano best seller per adulti come La Gabbianella di Sepulveda, ammette che sono la vera specialità della sua casa editrice. Ma anche di essere pronto a lanciare in Italia contratti che prevedono donazioni al non profit. Come quello siglato da Nick Hornby, che dona alla charity Child Learning Institute per l’educazione di bambini autistici i proventi del libro Speaking with the Angel (vedi introduzione). Una raccolta di racconti inediti che in Italia verrà presto pubblicata da Guanda, altra casa editrice del gruppo Longanesi. Il cerchio delle charity si chiude col calendario di Emergency che Spagnol ha appeso dietro alla scrivania, ma non quello degli autori che ruotano intorno a questo editore con molto fiuto e molta sensibilità. Uno per tutti? «Jean Giono, ho tradotto io stesso dal francese il suo L’uomo che piantava gli alberi, e i suoi libri sull’uomo e la natura, come Lettera ai contadini sulla povertà e la pace, da cui traggo ispirazione per molti dei miei quadri».
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