Welfare
Cosa c’è nel pacco bomba del terrorismo globale
Monopoli globale / Ai terroristi va impedita ogni forma di finanziamento o accesso ai fondi necessari per mettere in pratica i loro obiettivi
«Ai terroristi va impedita ogni forma di finanziamento o accesso ai fondi necessari per mettere in pratica i loro obiettivi». È uno dei punti di ovvio e completo consenso internazionale, risultato dal summit di Madrid su terrorismo globale nel marzo scorso. In quell?occasione Loretta Napoleoni, una delle esperte di terrorimo islamico più rispettate al mondo -autrice del libro Terror Inc.-, aveva riunito a Madrid un gruppo di esperti internazionali. Il gruppo ha dato qualche suggerimento per passare dal dire al fare. Hanno raccomandato tra l?altro di creare un apposito organo internazionale per coordinare la lotta globale ai finanziamenti del terrorismo, per guidare la ricerca sul tema e per formare gli esperti delle autorità nazionali di controllo. Hanno proposto anche la creazione di un Alto Commissario mondiale per i diritti delle vittime del terrorismo per difendere i loro diritti alla verità alla giustizia, alla riparazione dei danni subiti.
Il terrorismo è visto in tutto il mondo come un crimine contro l’umanità, una grave minaccia alla sopravvivenza dei più poveri a causa dei mancati investimenti nei paesi ?a rischio terrorismo?. È certamente un attacco contro la democrazia e i diritti umani in più paesi di quanto si pensi. Molti governi sono disposti a fare sul serio la lotta al terrorismo. Ma ancora qualche governo preferisce grattare solo alla superficie il pacco del terrorismo, liberarsi di qualche laccio e minaccia, arrestare i terroristi più pericolosi; ma non a mettere a nudo le fonti vere dei finanziamenti, la base sociale e le motivazioni di certi gruppi. C?è chi ha paura di aprire il vaso di Pandora e mettere mano a tutti i mali che ci sono dentro: traffici di armi, riciclaggi di denaro, sacche di miseria disperata, ignoranza diffusa, mancanza di opportunità di scambi commerciali, etc. Insomma si rischia di sbirciare dentro il pacco bomba del terrorismo globale per capire cosa c?è dentro, ma non si vuole aprirlo del tutto e vuotarlo fino in fondo.
Sandro Calvani è dirigente delle Nazioni Unite. Quanto qui espresso
non rappresenta necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite
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