Cultura

Cortei di Roma, Lilliput e Pax Christi stanno a casa

Le due organizzazioni diserteranno sia la mnifestazione pro guerra sia quella indetta dai no global

di Gabriella Meroni

Niente cattolici domani in piazza a Roma ne’ pro ne’ contro la guerra. Le due manifestazioni, quella del Polo e quella dei no global saranno, infatti, praticamente disertate dalle piu’ importani sigle del mondo cattolico, anche da quelle che, a Genova, avevano partecipato anche direttamente al contro G8.

E’ il caso, ad esempio, della Rete Lilliput che non sfilera’ da piazza Esedra a fianco di Cobas, centri sociali e Social forum avendo scelto presidi territoriali un po’ in tutta Italia. ”I cortei – fanno sapere – non sono le uniche espressioni per sottolineare i contenuti di contestazione alla guerra e ad un sistema di commercio mondiale che spacca il mondo in due”. Stessa scelta, quella di Pax Christi, tra i movimenti ecclesiali che piu’ si sono esposti in questi mesi sul fronte pacifista e anti-glob. e che lunedi’ presentera’ un ”manifesto” contro la guerra sottoscritto da altre sigle del mondo cattolico.

”Naturalmente non parteciperemo alla manifestazione del Polo pro-guerra – afferma il portavoce di Pax Christi, don Tonio Dall’Olio – ma non andremo neppure al corteo dei no global. La nostra manifestazione e’ stata la marcia Perugia-Assisi. Li’ si e’ detto in maniera compiuta il nostro punto di vista su guerra e critica alla globalizzazione”. Secondo Pax Christi il corteo romano e’ addirittura ”inutile e dannoso perche’ rischia di avere conseguenze negative per la vita politica del paese. La Perugia-Assisi – taglia corto Dall’Olio – ha visto la partecipazione di 250 mila persone nonviolente ed addirittura, secondo i commercianti di Bastia Umbra, ben educate. Li’ si e’ avuta una immagine vera di quello che e’ il popolo della pace, non capiamo allora il senso di questo nuovo richiamo alla piazza”.

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