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Corte suprema Usa su pena di morte a minori

Sono costituzionali le esecuzioni di coloro cioè che avevano meno di 18 anni quando hanno commesso il reato? Negli Usa la Corte suprema deciderà entro l'anno

di Paolo Manzo

La Corte Suprema degli Stati Uniti dovra’ decidere sulla costituzionalita’ delle esecuzioni di minori, di coloro cioe’ che avevano meno di 18 anni quando hanno commesso il reato. La Corte Suprema ha deciso di rivedere la questione, su cui aveva deliberato l’ultima volta 15 anni fa, dopo che l’Alta Corte dello stato del Missouri ha dichiarato incostituzionale l’esecuzione di coloro che avevano 16 o 17 anni quando hanno compiuto il reato. La Corte del Missouri ha basato le sue ragioni in parte sulla sentenza emessa dalla Corte Suprema americana nel 2002, con la quale si affermava che era emerso un consenso nazionale nel dichiarare incostituzionale le esecuzioni di criminali che sono mentalmente ritardati. Nel 1988 la Corte Suprema aveva poi reso incostituzionali le esecuzioni di imputati di 15 anni o piu’ giovani al momento del reato. Ma l’anno successivo l’Alta corte decideva che le esecuzioni di minorenni non violano il divieto costituzionale su punizioni crudeli ed insolite. L’Alta Corte dovrebbe discutere della questione all’inizio di ottobre prossimo. Secondo i dati diffusi dal Death Penalty Information Center, attualmente, 38 stati americani ed il governo federale praticano la pena di morte e in 16 stati l’eta’ minima per la condanna a morte e’ 18 anni. A meta’ dello scorso anno, 75 persone si trovavano nel braccio della morte per crimini commessi quando erano minorenni, il 2 per cento della popolazione totale dei detenuti in attesa di esecuzione negli Stati Uniti, che si aggira intorno a 3.500 detenuti.


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