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Corte Penale Internazionale: siamo a 55 su 60
Con Cipro ratificano anche le Mauritius e la Repubblica iugoslava di Macedonia
di Paolo Manzo
Adesso mancano solo 5 ratifiche e, se tutto va come dovrebbe, prima della fine dell’anno la Corte Penale Internazionale sarà una realtà: il primo tribunale permanente che giudicherà singoli individui sui crimini di guerra, contro l’umanità e contro la pace. Di qualunque nazionalità essi siano.
Gli Stati che, infatti, non dovessero rispettare all’interno delle giurisdizioni nazionali, il brocardo “aut dedere aut iudicare”, si vedranno costretti a passare la mano alla prima corte permanente avente giurisdizione mondiale in materia penale.
E’ chiaro che non tutti gli illeciti che rientrano nel penale potranno essere giudicati dalla Cpi: solo crimini di guerra, contro la pace e contro l’umanità saranno di competenza del tribunale il cui statuta è stato depositato a Roma nel 1998, durante la conferenza diplomatica dell’Onu.
Ultima considerazione: tra i Paesi firmatari e ratificanti quasi tutti i Paesi europei, mentre i principali oppositori della Cpi, sia a livello diplomatico che di vera e propria pressione sui Paesi in via di sviluppo, restano la Cina e gli Usa.
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