Mondo

Corsi partiti: in formazione 2.390 tutori volontari per minori non accompagnati

La regione in cui sono state raccolte più disponibilità è il Piemonte, con 493 candidature, seguita dal Lazio. I corsi di formazione sono partiti in undici regioni. I minori non accompagnati presenti sul nostro territorio al 30 settembre 2017 erano 18.491: l’auspicio è che si possa avere un tutore per ciascuno di essi

di Sara De Carli

Sono 2.390 i cittadini che si sono già candidati a diventare tutore volontario di un minore non accompagnato. Il tutore volontario è un adulto che accetta di diventare il punto di riferimento per uno dei tanti minori stranieri che arrivano soli nel nostro Paese: secondo il report mensile del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i minori non accompagnati presenti sul nostro territorio al 30 settembre 2017 erano 18.491: l’auspicio è che si possa avere un tutore per ciascuno di essi e basta questo per dire quanto ci sia ancora da fare per far conoscere questa novità e sensibilizzare su questa opportunità. La regione in cui sono state raccolte più disponibilità è il Piemonte, con 493 candidature a partecipare ai corsi di formazione e alla selezione. Segue il Lazio con 400, la Lombardia con 311 e la Campania con 270 (qui sotto la tabella elaborata dall'Autorià Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza).

La figura del tutore volontario per i minori non accompagnati esisteva già da qualche tempo in via sperimentale in alcune Regioni, ma lo scorso aprile l’art. 11 della legge n. 47, Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, l’ha istituzionalizzata per l’intero territorio nazionale. L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza a inizio settembre ha realizzato una campagna di comunicazione e informazione, puntando molto sull’orgoglio che tutti noi dovremmo provare nel diventare tutori di un minore non accompagnato: «Immagina di cambiare il futuro di un ragazzo arrivato in Italia senza genitori. Immagina di insegnargli i suoi diritti, di assisterlo nelle decisioni difficili. Non è un’adozione, non è un affido, è una guida per aiutarlo a capire il Paese in cui vive. Se immaginare tutto questo ti fa sentire orgoglioso, perché non farlo?». Essere tutore infatti è – come l’ha definito la Garante Nazionale Filomena Albano – una «forma di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva», non è un affido né un’adozione, è avere cura che vengano tutelati gli interessi del ragazzo, ascoltati i suoi bisogni, coltivate le sue potenzialità e garantita la sua salute.

I primi 54 tutori attivi secondo la cornice disegnata dalla legge 47 sono quelli del Comune di Palermo, operativi da giugno: Patrizia e Roberta ci hanno raccontato la loro esperienza.

Per diventare tutore occorre presentare la propria candidatura regione per regione (il riferimento più comodo sono i siti dei vari Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza), non servono particolari requisiti, ma è prevista una selezione e soprattutto la partecipazione a un corso di formazione. Undici corsi sono già partiti e ovviamente verranno replicati nel tempo: i bandi per candidarsi sono per la gran parte bandi aperti, senza una data di chiusura.

In Toscana ad esempio, dove ci sono quasi 650 minori stranieri non accompagnati, si è appena svolto il corso per 50 tutori: per la maggior parte sono cittadini provenienti dalla città di Firenze, soprattutto di donne, di cui la metà di età compresa tra i 36 e i 45 anni e l’altra metà fra i 46 e i 60 anni. Sono impiegati, insegnanti, liberi professionisti, lavoratori del settore sociale, ma anche casalinghi e pensionati. In Liguria è iniziato ieri il primo corso per la formazione della nuova figura, organizzato dal Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, con 66 partecipanti, ma il bando resta ancora aperto. Il Umbria invece il corso partirà oggi pomeriggio, con 61 candidati. In Veneto, Puglia e Provincia autonoma di Trento, dove già esiste la figura del tutore volontario, non è stato aperto nessun nuovo Avviso pubblico specificamente dedicato alla legge 47/2017.

Foto di copertina © Ivan Romano/Sintesi


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA