Formazione

Corsi di laurea per gli infermieri è boom

Nel 2004-2005 il numero degli iscritti è di circa 31.000-31.500 unità, circa 5.000 in più rispetto all’anno accademico precedente

di Carmen Morrone

Anche quest?anno sempre più giovani scelgono la professione infermieristica. Ciò è quanto emerge dal Rapporto annuale sulla formazione universitaria degli infermieri*, realizzato a cura della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari e Vigilatrici di Infanzia). Il numero degli iscritti ai corsi universitari in Infermieristica nel 2004-2005 può essere stimato in circa 31.000-31.500 unità, circa 5.000 in più rispetto all?anno accademico precedente. Gli iscritti al primo anno costituiscono il 40,0% degli iscritti; gli iscritti al secondo anno il 32,1%; gli iscritti al terzo il 27,9%. Gli immatricolati, quest?anno sono circa 11.100, con un incremento rispetto al 2001-2002 valutabile nell?ordine del 24,4%. L?età all?immatricolazione, di circa 22 anni, risulta piuttosto elevata (47%); inoltre, una quota molto consistente di immatricolati (23,7%) ha 26 o più anni di età. L?analisi di genere mostra una significativa maggior quota di immatricolazioni “giovani” tra le donne (51,3%) che tra gli uomini (36,5%), a sostegno dell?ipotesi che quella infermieristica costituisca più spesso per le donne la prima scelta formativa e professionale. Il titolo di studio più diffuso è il diploma conseguito presso un istituto tecnico (31,0%), ma una quota consistente è rappresentata anche dalla maturità liceale (27,9%). Il 15,6% degli immatricolati proviene dagli istituti professionali, mentre tra gli ?altri istituti di formazione secondaria? (25,5%) determinanti risultano i magistrali. Il numero di laureati nell?anno solare 2004 può essere stimato in circa 6.700, circa 450 unità in più rispetto dell?anno precedente; un laureato su quattro (23,8%) ha un?età inferiore ai 23 anni; poco meno di tre su quattro (66,4%) non arriva ai 26 anni. I maschi che si laureano entro i 25 anni di età costituiscono il 53,5% del totale dei maschi laureati, mentre per le femmine la percentuale è molto superiore: 69,8 %. La durata del percorso formativo dei laureati censiti risulta stabile a livello nazionale (circa 3,3 anni). Nel Sud questo risulta un po? più lungo che nelle altre Regioni (+3/8 mesi). Oltre un laureato su quattro (25,7%) risiede fuori della Provincia in cui ha seguito i corsi e il 13,1% fuori dalla Regione. Come per gli immatricolati, anche per i laureati si conferma una maggiore mobilità territoriale dei maschi. Infatti, a livello nazionale, i maschi residenti in altra Provincia o Regione sono il 31,6%, mentre per le femmine la percentuale si ferma al 24,2%. Inoltre, i maschi appaiono caratterizzati, rispetto alle femmine, da una maggiore propensione ad allontanasi in modo significativo dai luoghi di residenza: il 20,0% dei maschi laureati risiede infatti in una Regione diversa da quella di conseguimento; per le donne la percentuale è invece dell?11,3% solamente. Il numero di docenti è stimabile in circa 11.600 unità, di cui oltre una su cinque è costituita da infermieri (23,7%). Per il rapporto docenti/iscritti, le stime parlano, a livello nazionale, di 37,4 docenti per ogni 100 iscritti, con un andamento decrescente nel corso degli ultimi anni (il rapporto era pari a 47,5 nel 2002-2003 e a 43,6 nell?anno successivo). Il numero di tutor è stimabile a livello nazionale in poco meno di 7.000 unità, delle quali il 12% circa è a tempo pieno. Sempre a livello nazionale, per ogni 100 iscritti si registrano circa 22 tutor “L?indagine 2004-2005 conferma il trend positivo già registrato lo scorso anno: cresce infatti l’appeal della professione infermieristica tra i giovani. A questa riscoperta d?interesse corrisponde un aumento dei posti per le immatricolazioni nelle università così fortemente voluto e sollecitato dalla nostra Federazione – commenta Annalisa Silvestro, Presidente IPASVI -. Per uscire dalla crisi dell’assistenza sanitaria in Italia puntiamo sulle nuove generazioni che, scegliendo la professione infermieristica non solo avranno un sicuro sbocco professionale (i giovani laureati mediamente trovano lavoro entro 3 mesi), ma saranno anche gratificati nella carriera, grazie alla laurea magistrale, ai master e ai dottorati di ricerca, che oggi sono parte integrante del nostro percorso formativo?. Il testo completo del Rapporto dell?Osservatorio Ipasvi è pubblicato sul sito della Federazione www.ipasvi.it/content/Rapporto%202004-2005.pdf


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