Politica
CORRUZIONE. Ecco la radiografia di Transparency International
Italiani poco fiduciosi verso partiti e pubblica amministrazione
di Redazione
I partiti politici e i funzionari pubblici sono considerati i più corrotti, mentre il settore privato, i media e la magistratura sono da considerarsi in Italia quelli più virtuosi. È quanto emerge dalla radiografia annuale della corruzione nel mondo condotta da Transparency International e come questa influenza la vita di tutti i giorni, come pervade le istituzioni, sia nel pubblico che nel privato, raccoglie le loro esperienze e le loro previsioni per il futuro, indaga i comportamenti e le risposte dei comuni cittadini che si trovano di fronte a questo problema. Secondo il Barometro della corruzione globale, l’opinione pubblica è particolarmente severa nel giudicare i settori esaminati (da 0 – assenza di corruzione – a 5 – estremamente corrotto): i partiti politici sono visti come i più corrotti (4.1) insieme ai pubblici ufficiali (3.9). Risultano invece più virtuosi il settore privato (3.3), i media (3.4) e la magistratura (3.5). Da notare comunque che nessun settore si avvicina alla sufficienza (2,5). Alla domanda su «quale settore/organizzazione è in assoluto il più corrotto», ben il 44% ha risposto i partiti politici, mentre complessivamente settore privato, Parlamento, media e magistratura non arrivano al 30%. Da notare che mentre in Italia solamente il 7% degli intervistati ritiene che il settore privato sia corrotto, la media europea è del 23% (+ 16%), con picchi di oltre il 50% nel nord Europa.
Gli italiani si sono anche particolarmente sfiduciati verso le politiche governative per la lotta alla corruzione, secondo quanto emerge ancora dal rapporto: solo il 16% le reputa efficaci, mentre ben il 69% le giudica totalmente inefficaci, distaccandosi in questo caso dalla media dell’Unione Europea che vede il 24% soddisfatto (+ 8% rispetto all’Italia) e solo il 56% del tutto insoddisfatto (- 13% rispetto all’Italia). A livello mondiale, la preoccupazione per la corruzione nel settore privato è aumentata dell’8% rispetto a 5 anni fa, prosegue l’indagine condotta in 69 nazioni e per la quale sono state interpellate 73.132 persone tra ottobre e febbraio scorsi. Più di metà degli intervistati sostiene che la corruzione sia sempre più utilizzata da parte delle aziende private per influenzare in modo indebito le politiche governative. I partiti politici sono visti come l’istituzione più corrotta, seguiti a ruota dai pubblici ufficiali. Inoltre, più del 10% degli intervistati ha ammesso di aver pagato una “mazzetta” negli ultimi 12 mesi e di questi circa un quarto ha dichiarato di averla pagata alla polizia. Tre quarti delle persone testimoni di comportamenti illeciti non hanno fatto alcun tipo di segnalazione o denuncia. Infine, solo il 31% degli intervistati crede che le politiche anti corruzione siano efficaci.
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