Welfare

Corpo di mamma, chili senza complessi

Quando un figlio ti fa sentire bella

di Redazione

Ho sempre lottato per non ingrassare. Ma la magrezza per me era
sinonimo di depressione.
Invece l’allegria portava sempre
peso in più. Alla fine la maternità
ha risolto tutti i problemi…di Ouejdane Mejri
«Mi sa che tua figlia non sta per niente bene in Italia? non vedi com’è dimagrita?». Sono le tipiche parole che mia nonna lancia a mia mamma ogni volta che torno a trovarla a Tunisi. Ora che ho avuto un figlio e che sto perdendo peso, giustamente, mia nonna non sapeva più a quale santo rivolgersi. Lei ha cercato in tutti i modi di convincermi ad avere sei pasti completi al giorno per evitare di “deperire” in questo periodo di allattamento. Io invece continuo a ricorrere disperatamente a Google per trovare qualche ricetta magica per perdere peso senza danneggiare gli apporti nutrizionali che passano nel latte e a cercare un bel corso nelle palestre del vicinato per iniziare a fare attività fisica.
Mi rendo conto di avere proprio bisogno di ritrovare il mio “peso forma” e di perdere questi chili in più che fanno così felice mia nonna. Dieta, stile di vita, cura dimagrante, tutti vocaboli che vanno bene in Tunisia finché uno non è ancora sposato, ma appena varcata la soglia del matrimonio non dovrebbe più pensare a questi aspetti futili, anzi ingrassare dal giorno successivo al matrimonio è solo segno dello star bene.

Dimagrire, perché mai?
Dea corpulenta della fertilità oppure ninfa snella della bellezza? Grazie diverse in mondi vicini ma così lontani. Cosa devo fare? Dimagrire in Italia per seguire i canoni e sentirmi dire «ti trovo bene, sai?» oppure recuperare peso e raggiungere così il benessere arabo simbolo di fasto e di abbondanza?
«Con il mio corpo faccio quello che voglio», sembra uno slogan pubblicitario ma in realtà è la conclusione alla quale sono arrivata dopo anni di convivenza con un corpo che obbedisce ai miei ordini. Dimagrisci e dimagrisce? formula magica dovuta ad un metabolismo più veloce delle gambe di Bolt. Peccato che non sia solo nel senso della perdita di peso ma anche e soprattutto in quella di prendere splendidi chili adiposi. Mi ricordo la risposta che mi aveva dato un giorno un’amica di famiglia, medico dietista, a un mio quesito disperato per cercare di trovare una dieta che funziona: «Chiudi la bocca, cara» mi disse.

Un corpo alla tunisina
Pensandoci bene, il mio corpo è stato sempre lo specchio della mia anima (e non i miei occhi!) però lo è stato alla tunisina. Infatti, quando vivo periodi di stress acuto dimagrisco e quando sono felice prendo peso. Mi è sembrato più volte della mia vita di essere un membro della famiglia Barbapapà che cambiavano forma secondo quanto facevano nella loro giornata. Da vera donna mediterranea, mi porto l’eredità di fianchi larghi e di forme abbastanza marcate e sinceramente ne vado ben fiera.
È chiaro che la tendenza a produrre quantitativi significativi di cellulite non è un grande affare, soprattutto quando vivi in un Paese nel quale un grammo di questa malefica sostanza va combattuto all’ultimo sangue. In realtà, cerco di mascherare bene i miei difetti. Sicuramente attirando l’attenzione su quelli meno “gravi”.
Non potete immaginare la mia felicità quando sono rimasta incinta, chiarissimo il motivo. Per di più è iniziato il periodo in cui anche i miei amici italiani, attentissimi alla linea, mi hanno ribadito che ora potevo mangiare per due. Credenza popolare alquanto errata, dicono i libri, ma io sinceramente quelle pagine facevo apposta a saltarle. In fondo, la gravidanza è un momento in cui il corpo non ci appartiene più ed io ho voluto fare un regalo a mio figlio, di farmi piacere mangiando ciò che volevo così da dargli una mamma felice.

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