Qui mira e qui ti specchia,/ secol superbo e sciocco». Il canto della Ginestra leopardiana chiede nuovi specchi, le ginestre non servono più. E allora eccolo, il nuovo specchio. Siamo in Birmania, dove un regime al quale nulla importa dell?uomo (l?uomo non è altro che un incomodo, un?imperfezione del sistema) non ha ritenuto di dover avvisare la popolazione dell?arrivo del ciclone. Spero che la foto sia sufficientemente piccola da non mostrare nel dettaglio questo pastone fatto di macerie e di corpi e di pezzi di corpi umani. Guardate, ma non guardate troppo. È il segno che conta. Hanno pensato che Dio fosse la Storia, ed eccoci al finale: chi lo racconterà ai sopravvissuti?
