Mondo
Coronavirus, “stare a casa” è ancora più difficile per i bambini autistici
#Intantofaccioqualcosa è la risposta della casa editrice uovonero e di due associazioni Autismo è e Spazio Nautilus all’emergenza Coronavirus. Ogni giorno vengono proposte sui siti loro quattro attività, che possono essere scaricate gratuitamente per i bambini autistici e le loro famiglie
di Anna Spena
Giochi, letture e attività pensati per trascorrere con bambini e ragazzi le lunghe giornate in casa: il progetto #intantofaccioqualcosa è la risposta di uovonero, Autismo è e Spazio Nautilus all’emergenza Coronavirus, che ha portato alla chiusura delle scuole e di diversi centri specializzati per la presa in carico di persone con disabilità.
«#intantofaccioqualcosa», spiega Enza Crivelli pedagogista clinica e direttrice scientifica di “uovonero”, e responsabile clinico-scientifica di “Spazio Nautilus” e “Autismo è”, è un’iniziativa nata 4 settimane fa a seguito della situazione in cui siamo venuti a trovarci; l’idea è stata quella di cercare di stare vicini ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, proponendo una serie di attività, giochi, ricette, videoletture, allenamenti sportivi, che potessero coinvolgere i figli insieme ai loro genitori».
Ogni giorno vengono pubblicati sui siti e sulle pagine social della casa editrice uovonero, una casa editrice specializzata in libri inclusivi, ad alta leggibilità, che promuovono una cultura della diversità, con sede a Crema, e delle associazioni Autismo è e Spazio Nautilus, 4 attività, 2 al mattino e 2 al pomeriggio, che possono essere scaricate gratuitamente da tutti, quindi non solo dalle famiglie che le associazioni hanno in carico.
«In questo periodo», continua Crivelli, «in cui necessariamente dobbiamo restare a casa per molte famiglie con figli autistici, la giornata può essere particolarmente dura e faticosa; il venir meno delle routine quotidiane e delle abitudini di vita, per alcuni dei nostri ragazzi, oltre ad essere incomprensibile è molto difficile da rispettare, cerchiamo di essere vicini alle famiglie proponendo loro delle attività da svolgere con i loro figli e seguendole con colloqui via skype. Per alcuni di loro, considerata l’estrema variabilità del funzionamento autistico, le proposte pensate e realizzate non sono sufficienti; per alcuni, ad esempio, è necessario poter uscire per brevi passeggiate, perché alta è la necessità di poter avere una scarica motoria. Niente di tutto quello che abbiamo pensato può sostituire la routine della persona autistica, scuola, terapia, lavoro educativo, attività ludico-sportive, ma in un tempo comunque sospeso, si tratta di usare tutti i mezzi a disposizione con un po’ di creatività per stare vicini alle famiglie e sostenerle».
Le attività proposte sono le più disparate e rispondono alle esigenze di bambini e ragazzi di diverse fasce di età e con competenze diverse: video letture di libri in simboli PCS, attività con la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), giochi e attività di colorazione e di associazione dei colori, puzzle e cruciverba, semplici ricette con foto e istruzioni da fare insieme a qualcuno o in autonomia, video tutorial per brevi allenamenti, esperimenti chimici con materiali casalinghi.
www.uovonero.com
L’illustrazione dell’iniziativa è tratta dall’albo illustrato Chi se la fila? di Roberta Angeletti, uovonero.
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