Coronavirus: non si può oscurare la voce di chi crede nella ricerca
Questa mattina, un atto vandalico di un gruppo di "attivisti" antivivisezione ha deturpato la facciata esterna della sede Telethon di Milano. La denuncia del direttore generale della Fondazione: "La popolazione ora invoca in massa l’immediata disponibilità di un vaccino contro il coronavirus. Vaccino che - questo spero diventi presto chiaro a tutti - sarà messo a punto solo anche grazie alla sperimentazione sugli animali. Non sento alcuna voce sollevarsi in difesa di quegli animali che ci permetteranno di uscire dall’incubo presente. E forse, finalmente, non la sentono neanche quei pochi incivili che hanno cancellato una targa che rappresenta la voce di milioni di persone che da trent’anni condividono una Missione"
"Questo è ufficio che ci è stato regalato da una persona generosa che ha deciso di donare un bene della propria famiglia per farla diventare una casa per una comunità di pazienti e per chi lavora ogni giorno per la cura. Qui infatti lavorano i dipendenti Telethon che si occupano della assegnazione dei fondi ai progetti di ricerca e della complessa gestione per facilitare l’avanzamento della scienza verso la cura. E sempre qui convergono scienziati, donatori, famiglie e rappresentanti delle associazioni di malattia che, da tutta Italia, si incontrano nelle sale riunioni che portano il nome di alcuni dei bambini curati grazie alla terapia genica. Qualcuno ha deciso di deturpare la casa e il punto di riferimento per tante persone che affrontano ogni giorno sfide molto delicate senza mai perdere la speranza e la fiducia nella ricerca. Quella stessa fiducia che proprio ieri sera abbiamo sentito invocare dalla voce del Presidente Mattarella per portare il Paese fuori da questo momento difficile.
Ecco, credo che questo atto vandalico arrivi, forse (vorrei sperare) ormai ampiamente fuori dal coro e quindi pateticamente indebolito, in un momento storico in cui sta emergendo in tutta evidenza l’irrazionalità e la pericolosità di certe posizioni.
In un’Italia in cui il dilagare dei movimenti no-vax ha fatto tornare in circolazione malattie molto rischiose come il morbillo e ci si vaccina ancora pochissimo per l’influenza, la popolazione ora invoca in massa l’immediata disponibilità di un vaccino contro il coronavirus. Vaccino che – questo spero diventi presto chiaro a tutti – sarà messo a punto solo anche grazie alla sperimentazione sugli animali. Non sento alcuna voce sollevarsi in difesa di quegli animali che ci permetteranno di uscire dall’incubo presente. E forse, finalmente, non la sentono neanche quei pochi incivili che hanno cancellato una targa che rappresenta la voce di milioni di persone che da trent’anni condividono una Missione che promuove la migliore ricerca scientifica che non è guidata da sadici torturatori ma da grandi scienziati che lavorano ogni giorno per farci uscire dal buio della malattia e dell’emarginazione"
PS: Naturalmente pulire questo muro costerà.
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