Mondo
Corno d’Africa: dopo la guerra riparte la cooperazione
Riuniti ieri a Roma i ministri degli Esteri dei paesi membri dell'organizzazione regionale del Corno d'Africa e i Paesi partner, tra cui l'Italia
Nel Corno D’Africa e’ giunto il momento di mettere fine ai conflitti e far partire lo sviluppo. Dopo la pace fra Etiopia ed Eritrea, di fronte a sviluppi positivi in Somalia e Sudan, si sono riuniti ieri a Roma i ministri degli Esteri dei paesi membri dell’organizzazione regionale del Corno d’Africa, l’Igad (Intergovernmental Authorithy for Development), e i rappresentanti dei paesi Partner, presieduti dall’Italia, nella seconda riunione ministeriale del Joint Igad Partners Forum.
Presenti ai lavori i ministri degli Esteri di Etiopia, Eritrea, Gibuti, Kenya, Sudan, Uganda e Governo transitorio somalo. Per i Partner rappresentanti di dieci membri della Ue, Norvegia, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Giappone e organizzazioni internazionali. Sul tavolo il rilancio della cooperazione regionale nell’area, con particolare accento su infrastrutture e comunicazione. Ma anche il sostegno al processo di pacificazione in Somalia e Sudan. Perche’ se l’Igad, come ha sottolineato il presidente di turno, il ministro degli esteri sudanese Mustafa Osman Ismail, chiede finanziamenti per lo sviluppo, d’altro canto i loro Partner pongono fortemente l’accento sulla necessita’ di concludere i conflitti in corso.
Significativa a questo riguardo la presenza al Forum del ministro degli Esteri del governo transitorio somalo, la cui creazione in agosto e’ stata oggi definita ”un passo nella giusta direzione” dal ministro degli Esteri Lamberto Dini nel suo discorso d’apertura. Al governo transitorio Dini ha chiesto di affermare la sua effettivita’ su tutto il paese in modo pacifico, attraverso il dialogo con le amministrazioni locali. In Sudan, dove e’ in corso da anni una guerra civile fra il nord musulmano e il sud cristiano e animista, l’obiettivo e’ giungere al piu’ presto ad un cessate il fuoco, dopo che entrambe le parti hanno accettato una Dichiarazione di Principi nell’ambito di successivi incontri fra governo di Khartoum e guerriglia dell’Spla a Nairobi.
Secondo il sottosegretario agli Esteri Rino Serri, che ha presieduto ieri sera le riunioni dei comitati Igad su Somalia e Sudan, l’obiettivo del cessate il fuoco ”e’ oggi possibile”, anche se non facile. E Serri, che nella veste di inviato europeo ha svolto un ruolo di primo piano nel favorire la pace fra Etiopia ed Eritrea, propone oggi di fissare come obiettivo la convocazione fra due anni di una conferenza internazionale sul Corno d’Africa, alla quale arrivare con processi di pace consolidati anche se non ancora conclusi. Una conferenza alla quale l’obiettivo politico della pace, si affianchi quello di organizzare l’afflusso di aiuti per lo sviluppo di una regione africana fin’ora al centro dell’attenzione soprattutto per guerre e carestie.
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