Cultura

Coopsociali, Unci: i soci scioperano contro se stessi

L’Unci evidenzia le contraddizioni insite nello sciopero 
delle cooperative sociali di venerdì scorso

di Redazione

?Venerdì scorso, 4 aprile, è accaduto qualcosa di molto grave e, se vogliamo, paradossale per il mondo cooperativo. Per la prima volta nella storia della cooperazione decine di migliaia di cooperatori del settore sociale sono scesi in piazza a causa del mancato rinnovo del proprio CCNL di settore scaduto il 31/12/2005, e cioè da oltre 28 mesi.? Con queste parole, l?Unci ? Unione Nazionale Cooperative Italiane ? intende sottolineare la gravità di questa situazione.
?Lo sciopero ? puntualizza l?Associazione – è stato organizzato dai sindacati confederali, contro le centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e Agci, accusate di ‘farsi concorrenza selvaggia, con offerte al massimo ribasso nelle gare d’appalto. La protesta, inoltre, mirava a denunciare stipendi bassi in una logica di costi al ribasso che incrementa un sistema di precarietà. Preoccupanti e delicati, quindi ? precisa l?Unci – sono gli interrogativi e le perplessità sollevati da siffatta situazione. Infatti abbiamo assistito allo sciopero di coimprenditori. Di imprenditori che scioperano contro la loro cooperativa: che scioperano contro loro stessi. Ci si chiede allora il perché i titolari di un?impresa cooperativa dovrebbero utilizzare uno strumento sindacale destinato ai lavoratori. La risposta è semplice: perché sono imprenditori che si sentono, o che effettivamente sono, lavoratori dipendenti. Infatti, quello che hanno lamentato i soci delle cooperative sociali scendendo in piazza venerdì scorso, ossia la sottoretribuzione dei loro CCNL e un sistema di precarietà del settore non più accettabile, sono state spesso imputate alla contrattazione UNCI che invece è sempre stata attenta alle esigenze produttive delle cooperative, sul principio che solo il lavoro crea lavoro. Le cooperative UNCI ? tiene a precisare l?Associazione – non hanno mai scioperato, non sono state mai abbandonate a loro stesse con un contratto scaduto. Nei confronti di chi ci si chiede, guardando il corteo di scioperanti ? conclude l?Unci – si può parlare di ?dumping contrattuale? di ?pirateria sindacale? invece, ingiustamente, attribuiti alla contrattazione UNCI?. Le nostre cooperative sono concorrenziali negli appalti, riescono a remunerare correttamente il costo derivante dall?applicazione del contratto del settore, la legge 142/01 permette di ristornare parte degli utili ai soci: ma gli utili si possono conseguire solo se l?impresa lavora, solo se c?è produzione, solo se la cooperativa riesce ad esercitare la propria funzione. Sarebbe importante che tutte le Associazioni del Movimento Cooperativo e i sindacati si confrontassero in modo sereno e senza pregiudizi sul tema del lavoro in cooperativa al fine di trovare le soluzioni più opportune per i soci lavoratori coimprenditori e le proprie imprese?.

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