Economia

Coop&Fisco: parla Luigi Marino

"Per le cooperative un pesante sacrificio, premessa di impegni per il futuro", la posizione del presidente di Confcooperative

di Redazione

“Alla fine della vicenda – avviatasi a metà novembre, quando il ministero presentò una proposta sul regime fiscale per le cooperative – abbiamo accettato un prelievo aggiuntivo ai limiti del sostenibile, ottenendo però di non pregiudicare la possibilità di sviluppo delle nostre imprese e salvaguardando e confermando i principi fondamentali della cooperazione. La scelta della via del dialogo ci ha dunque permesso di ottenere un risultato che rispetto al punto di partenza è realisticamente positivo. Nel raggiungere il risultato un ruolo molto importante è stato svolto dalle banche di credito cooperativo, che con responsabilità e lungimiranza hanno scelto di valorizzare l?unità del movimento cooperativo, sopportando gli oneri conseguenti”. Così il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, illustra la conclusione della laboriosa trattativa tra centrali cooperative e governo che ha portato, ieri pomeriggio, all’approvazione del decreto sulla normativa fiscale transitoria per le coop. “Abbiamo potuto contare su uno zoccolo di sostenitori della cooperazione già presenti nella Casa delle Libertà, e che si è andato allargando e fa sperare che stia maturando e consolidandosi una corretta comprensione della realtà cooperativa nello schieramento di centrodestra. Ma il risultato è certamente frutto della linea – scelta da tempo da Confcooperative – dell?autonomia, del confronto senza pregiudizi, della semina? anche laddove vi sono forze ostili al movimento cooperativo. Il punto di equilibrio raggiunto tra governo e cooperative premia la linea di chi tutela solo gli interessi dei propri associati e non subordina gli accordi a interessi di quadro politico. È un passo avanti verso la costruzione del partito delle cooperative? in tutti i soggetti dello schieramento politico nazionale e il convincimento che la cooperazione sia non il bene di una parte?, ma patrimonio di tutto il paese. Il percorso di dialogo sociale, che ha portato a un punto di equilibrio persino su un terreno difficile come quello fiscale, è tanto più significativo nel contesto di perduranti tensioni sul tema del lavoro. Auspichiamo che il dialogo prosegua fruttuosamente sulle scelte necessarie per una moderna crescita della cooperazione”. Info: www.confcooperative.it


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