Non profit

COOPERAZIONE. Un progetto per la rinascita di Medellìn

L'impresa sociale nella città colombiana, oggi rinata dopo i bui anni '90, è parte in causa nella rinascita cittadina, grazie anche alla partnership con il Consorzio italiano Sir. Che ha appena avviato un nuovo progetto sulla disabilità

di Daniele Biella

Un progetto iniziato da pochi mesi ma già ben radicato sul territorio in cui ha luogo, la città di Medellìn, la seconda della Colombia. Stiamo parlando del progetto triennale “Rafforzamento della capacità gestionale delle organizzazioni che lavorano nel settore della disabilità, per lo sviluppo economico e sociale della popolazione disabile di Medellin”, messo in atto nell’agosto 2008 dal Consorzio Sir, Solidarietà in rete (nodo di Cgm-Welfare Italia), e finanziato con 150mila Euro dalla Fondazione Cariplo.

«Il progetto agisce in una direzione assolutamente innovativa per la realtà colombiana: la costruzione di una rete stabile di soggetti locali pubblici e privati che operano nel settore della disabilità», spiega Pia Negrini, responsabile progettazione e sviluppo di Sir. Impresa sociale e disabilità sono le parole chiave dell’azione di Sir e, in particolare, delle cooperative Percorsi di Milano e l’omologa colombiana Sentir. «Attraverso il progetto, a Medellìn si sta creando un sistema di servizi integrato che include opportunità educative, di riabilitazione e inserimento socio-lavorativo si per i beneficiari diretti, le persone disabili, sia per le loro famiglie», aggiunge.

Un sistema che intende raggiungere almeno 810 portatori di handicap e che è coordinato dalla Promotora de empresarismo social, l’agenzia di sviluppo locale per l’impresa sociale, nata alla fine del 2007. La direttrice della Promotora, Catalina Pacheco ha fatto parte della delegazione composta da personalità del Comune di Medellìn e operatori del terzo settore che è venuta in Italia lo scorso ottobre per conoscere le varie realtà legate al Consorzio Sir. Un viaggio proficuo: «abbiamo visto come l’impresa sociale in Italia si basi su reti ben consolidate e su un interesse generale nei riguardi della disabilità, cosa che in Colombia ancora non avviene», ha commentato la direttrice, «ciononostante, a Medellìn negli ultimi tempi la situazione sta cambiando, e sempre più persone stanno scoprendo il valore di un impresariato sostenibile a livello umano. Più le persone si impegnano, più il nostro lavoro di rete acquisisce valore».

Se il Consorzio Sir opera in collaborazione con la cooperazione sociale e l’amministrazione comunale di Medellìn da circa tre anni, la partnership tra Cgm e entità locali colombiane va avanti dal 2002. «All’inizio si trattava di progetti legati all’uscita dall’assistenzialismo, come la concessione di microcrediti per la popolazione meno abbiente per avviare attività», aggiunge Pacheco, «poi si è passati alla formazione sulle nuove tecnologie e sulle opportunità di inserimento sociale per le persone disabili. Ogni progetto ha aggiunto un tassello alla rinascita della città, oggi finalmente lontana dall’immagine negativa di capitale del narcotraffico che aveva negli anni ‘90».

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