Formazione

Cooperazione sociale con gli abiti usati

Inaugurato a Torino, in via Spalato 65/b il nuovo centro di selezione e recupero degli abiti usati

di Redazione

Gli abiti saranno pure usati, ma l?idea è originale. E? stato inaugurato oggi a Torino in via Spalato 65/b il nuovo centro di recupero e selezione degli abiti usati, alla presenza dell?assessore provinciale all?ambiente Giuseppe Gamba e dell?assessore comunale Dario Ortolano. E finalmente hanno una risposta tutti coloro che si chiedono che fine facciano gli indumenti che migliaia di torinesi, tutti i giorni, infilano nei 110 cassonetti gialli posizionati in 10 circoscrizioni. Gli indumenti dismessi e donati vengono con cadenza settimanale raccolti e depositati in via Spalato, dove concretamente si opera la selezione. Il 60% degli abiti è recuperato e destinato in parte al mercato italiano nel circuito dei negozi e delle bancarelle dell?usato (15%) e in parte esportato in Paesi extra Ue, in particolare Africa, Sud America, India, sud est asiatico ed Est europeo (45%). Il 25% dei tessuti viene trasformato in pezzame e commercializzato nel settore industriale, il 10% serve alla produzione di sotto prodotti tessili (imbottiture, tappetini) e, infine, il 5% che viene scartato è smaltito in discariche o all?inceneritore. Il centro di via Spalato è l?ultima iniziativa dell?operazione “Abito Qui”, che in quattro anni di raccolta permanente di indumenti ha impiegato a Torino 15 persone appartenenti a categorie svantaggiate. Partner sociali dell?operazione sono Amnesty International e la cooperativa Enzo B ai quali sono stati devoluti circa 98 mila euro, ricavati dalla successiva vendita degli abiti raccolti.


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