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Cooperazione, quale futuro? Parliamone su Vita.it

Mancano poche settimane al Forum convocato da Riccardi. Sarà una vera occasione per cambiare rotta? Quali i temi più urgenti da affrontare? Discutiamone online: attendiamo i vostri contributi

di Silvano Rubino

Mai l'agenda di chi ha ruoli di responsabilità sulla cooperazione internazionale in Italia è stata così fitta di appuntamenti come in questo autunno 2012. Il tema, dopo anni di silenzi (e di tagli), è tornato prepotentemente d'attualità. Da un lato il percorso della legge di riforma, che ha subito un'improvvisa accelerata, dall'altro il Forum sulla cooperazione internazionale, convocato dal ministro Andrea Riccardi per l'1-2 ottobre a Milano.

Nell'attesa, il 20 settembre, tre importanti sigle del mondo delle Ong,  LINK2007, CINI e Associazione ONG Italiane organizzano un Convegno a Roma (presso la Sala Conferenze di Piazza Montecitorio 123/a – Roma) dal titolo "La Cooperazione Internazionale allo Sviluppo che vogliamo". Un incontro, precisano le organizzazioni, "per fare il punto sul processo di riforma della cooperazione internazionale allo sviluppo e rilanciare le proprie istanze", "un incontro di dialogo e approfondimento le istituzioni, i politici, i giornalisti e gli esponenti delle organizzazioni della società civile".

Una sorta di prova generale di quanto accadrà a Milano dieci giorni dopo, insomma. Un evento, il Forum, sul quale tutte le ong ripongono grandi speranze, magari non di immediati risultati concreti, ma di natura culturale: «La logica di fondo di Riccardi, vale a dire che bisogna parlare di cooperazione perché rientri nell’agenda politica, ci vede completamente d’accordo», spiega Marco De Ponte, segretario generale di Action Aid. Il fatto che al Forum saranno presenti, oltre al ministro, anche il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rappresenta, dice Claudio Ceravolo, presidente di Fondazione Coopi, «un messaggio chiaro al Paese» e  crea la speranza, come spiega Alessandro Grassini, direttore generale della Fondazione Acra,  «che la cooperazione rientri nelle priorità politiche».

« Il Forum non ha l’obiettivo di risolvere i problemi della cooperazione nello stretto presente, ma di prepararci a un prossimo futuro,», spiega Valerio Neri, direttore generale di Save The Children Italia. «Noi speriamo che il Forum lanci le basi per una nuova cooperazione per il Governo che verrà nel 2013». 

Speranza realizzabile? Si riusciranno a risolvere alcuni dei nodi più annosi della nostra cooperazione, a cominciare da quello delle risorse, sempre più al lumicino, per continuare con quello della regia politica (ministero degli Affari Esteri o sottosegretario ad hoc?) e quello della tanto invocata Agenzia? Si riuscirà a costruire una piattaforma condivisa alla quale ispirare un'eventuale nuova legge di riforma della cooperazione?

Voi che ne pensate? Anche Vita vuole contribuire al dibattito. Siamo pronti a ospitare interventi, riflessioni, analisi, proposte. Scriveteci. L'autunno caldo della cooperazione internazionale è cominciato. Riempiamolo di contenuti, insieme.


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