Cultura

Cooperazione: nel 2005 governo mantenga le promesse

Questo l'appello dell'Associazione ONG italiane, per bocca del suo presidente, Sergio Marelli

di Paolo Manzo

Non è la prima volta che diverse espressioni della società civile si riuniscono per sensibilizzare l?opinione pubblica su temi di interesse sociale. E? però la prima volta che così tante organizzazioni provenienti da realtà ed ambiti molto diversi fra loro decidono di unirsi per dare vita ad una ?coalizione italiana? che, ad una sola voce, risponde alla Global Call to Action Against Poverty, lanciata lo scorso febbraio al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre. L?Associazione ONG Italiane, insieme alle altre organizzazioni aderenti alla coalizione e all?intera comunità internazionale, sostiene con forza la necessità, più volte ribadita, che i Governi rispettino gli impegni assunti nel 2000 sottoscrivendo la Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite. ?A pochi mesi dell?Assemblea Generale dell?ONU che si terrà l?autunno prossimo a New York, e che farà il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi del Millennio?, afferma Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione ONG Italiane, ?possiamo affermare che gli impegni internazionali assunti dai leader mondiali cinque anni fa, sono ancora lontani dall?essere rispettati?. ?Il nostro Governo ? continua Marelli ? non può non considerare la ragionevolezza delle richieste avanzate dai milioni di cittadini da noi rappresentati, né la politica rimanere sorda di fronte alle aspettative della comunità  internazionale che chiede soprattutto di non dimenticare lo spaventoso numero – 24.000 persone, secondo stime recenti – di vittime ordinarie di fame e miseria in ogni parte del mondo?. Come dimostra l?allarme lanciato ieri dall?Unicef, che denuncia come in Italia 16 bambini su 100 siano ?indigenti?, se i traguardi posti dagli obiettivi di sviluppo del millennio, e primo fra tutti il dimezzamento della povertà entro il 2015, non saranno raggiunti, ci troveremo di fronte ad una povertà crescente non solo nei Paesi poveri dei Sud del mondo, ma anche all?interno dei nostri confini nazionali, dove si accentua il divario tra povertà e ricchezza. ?Chi offre vane promesse ai miliardi di persone che patiscono ogni giorno soprusi e miseria – ha concluso Sergio Marelli ? accresce il rischio che la collera dei poveri infranga il limite di sopportazione, anche mettendo a repentaglio la nostra stessa sicurezza?.  


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