Politica

Cooperazione, Mantica: giusta la delega a Frattini

Affossate le speranze delle ong di "ottenere" un viceministro con delega ad hoc e un'agenzia autonoma. Frattini unico responsabile per Cooperazione e Africa

di Chiara Sirna

Niente viceministro per la copperazione e niente agenzia autonoma. ”Tenere per se’ la delega alla cooperazione è una scelta politica forte, voluta dal ministro degli Esteri Frattini e da me condivisa, e’ una scelta molto giusta soprattutto in vista del G8 del 2009, che sara’ presieduto dall’Italia”.

In una frase il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, che ha preso parte questa mattina alla presentazione del rapporto ‘L’Italia e la lotta alla poverta’ nel mondo: pronti per il G8?” realizzato dall’associazione Ong ActionAid, ha liquidato le aspirazioni delle ong italiane che sia in fase di campagna elettorale, sia in fase di formazione della squadra di governo avevano espressamente chiesto – ribadendone la necessità anche nei giorni scorsi – la nomina di un viceministro degli esteri con delega ad hoc, o quanto meno una figura responsanìbile, esclusivamente dedicata al tema della cooperazione allo sviluppo.

Nulla di fatto: come già annunciato la delega resta nelle mani del ministro degli Esteri in persona. ”Se non riesce il ministro a fare certe cose, non credo che nessun sottosegretario o vice ministro sarebbe in grado di farlo”, ha proseguito Mantica lanciando una stoccata alle organizzazioni non governative. ”Invocare la nomina di un vice ministro alla cooperazione – ha detto infatti – in un governo come quello attuale che non prevede vice ministri, è come andare a cercare nell’orto le erbacce che devono servire a rendere amaro il ragionamento”.
Bocciata anche la possibilità di creare un’agenzia autonoma, progetto tanto sostenuto dal mondo delle ong ma affossato, insiema alla riforma della legge sulla cooperazione, nella precedente legislatura. Mantica ha osservato senza mezzi termini che se la cooperazione “é uno strumento di politica estera, la cui responsabilità e regia devono appartenere alla Farnesina e non ad altri ministeri. Soltanto pochi minuti prima Massimo D’Alema si era pronunciato in favore di una “battaglia per rilanciare la riforma” della legge 49. Che non sia poco fondato l’auspicio?

Netta, intanto, è la delusione del presidente dell’associaizone ong italiane, Sergio Marelli. ?È stato disatteso quanto chiesto dalla nostra organizzazione al presidente del consiglio Berlusconi all?indomani dei risultati delle elezioni politiche di aprile”, ha detto infatti il leader Assong.
“Questo non è un giudizio negativo nei confronti del ministro degli Esteri – ha precisato Marelli – con cui già durante la sua precedente esperienza alla Farnesina ho avuto modo di collaborare, però ? ha aggiunto? le due deleghe sono particolarmente ?pesanti?, ricche di impegni internazionali”. “Sono quindi perplesso – ha consluso – rispetto alla sua reale possibilità di seguire tutti i dossier e resto personalmente dell?idea che la soluzione migliore sia l?attribuzione di una delega specifica ad un vice ministro?, come già accaduto nella precedente legislatura.

Queste tutte le deleghe dei sottosegretari agli Esteri. Il ministro Franco Frattini ha mantenuto appunto per sè la competenza sul processo di pace in Medio Oriente e sulle crisi regionali, sulle riforme istituzionali dell’Unione Europea, i rapporti con la Nato, l’Unesco e l’Ocse, oltre tutte le questioni relative al G8, di cui l’Italia assume la presidenza dal prossimo primo gennaio. Nello specifico: lotta alla povertà, cooperazione allo sviluppo, Africa subsahariana e proiezione culturale italiana all’estero”.
A Stefania Craxi sono state affidate le relazioni bilaterali con i Paesi del Medio Oriente e del Nordafrica, le tematiche relative ai rapporti euromediterranei, l’Asia, l’Oceania e il Pacifico. Il senatore Alfredo Mantica si occuperà di italiani all’estero, rapporti con l’Europa, il Caucaso e le ex repubbliche sovietiche e presiederà la commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero. A Vincenzo Scotti, infine, andranno le relazioni con le Americhe, le Nazioni Unite e i diritti umani.


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