Non profit
COOPERAZIONE. Inaugurato l’Ospedale Generale di Matadi (RDC)
La Cooperazione italiana ha reso funzionanti alcune importanti strutture sanitarie nel Basso Congo
di Redazione
Il 13 agosto scorso la Cooperazione italiana ha inaugurato un ospedale e alcuni presidi sanitari in Congo. Le strutture, riabilitate e rese funzionanti, si trovano nella zona urbano-rurale di Matadi nella Provincia del Basso Congo. Sono state consegnate alla controparte congolese nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza dell’Ambasciatore d‘Italia Leonardo Baroncelli, del Ministro della Sanità, del Governatore della Provincia del Basso Congo e di altre alte autorità civili e militari del Paese africano.
Si tratta dell’Ospedale Generale di Riferimento di Matadi, il più importante della Provincia, e dei Centri Sanitari di Soyo Luadi e di Hygiene, che oltre alla riabilitazione fisica delle strutture civili hanno beneficiato di un consistente sostegno in attrezzature, equipaggiamenti, farmaci e materiale logistico tra cui un’ambulanza, mezzi di telecomunicazione, materiale informatico e consumabili sanitari.
Si è chiuso così il primo anno di attività del programma triennale di sviluppo della Zona Sanitaria di Matadi, che prevede un aumento progressivo della copertura sanitaria (sui tre anni) di pari passo con un miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie erogate a favore della popolazione dell’intera area.
Sono stati attivati anche seminari e corsi di formazione che hanno già consentito di introdurre elementi di cambiamento nel funzionamento dei servizi sanitari, rivolti a consentire il passaggio da una situazione destrutturata ad un sistema sanitario efficente ed operativo a due livelli (ospedale generale di riferimento e centri sanitari), capace di rispondere ai reali bisogni della popolazione.
L’Ambasciatore Baroncelli ha raccomandato alle autorità sanitarie locali e centrali la necessità di un corretto e trasparente utilizzo di tutte le attrezzature donate, nonché la necessità di una loro salvaguardia ed efficente manutenzione.
Le Autorità congolesi hanno espresso soddisfazione per il buon svolgimento del programma, che si configura come un esemplare “progetto pilota di sostegno ad una Zona Sanitaria da riproporre alle altre cooperazioni bilaterali”. E’ stato auspicato che all’attuale fase progettuale che si concluderà nel marzo del 2011, possa seguirne una seconda per stabilizzare e consolidare l’impatto del programma sulla popolazione.
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