Volontariato

Cooperazione in contesti di guerra

E' nato il coordinamento dell’Associazione delle ong italiane tra chi lavora in Afghanistan e Iraq. Aderiscono Alisei, Aispo, Cesvi, Coopi, Cosv, GVC e Intersos

di Paolo Manzo

Si è costituito nei giorni scorsi ?Cooperazione in contesti di guerra?, coordinamento dell?Associazione delle ONG italiane tra le organizzazioni che lavorano in Afghanistan e in Iraq, per affermare con forza e chiarezza la distinzione dell?aiuto umanitario e di cooperazione allo sviluppo da altri tipi di intervento internazionale.

In particolare le ONG italiane ribadiscono la necessità di distinguere il ruolo umanitario da quello militare in contesti bellici quali l?Afghanistan e l?Iraq dove negli ultimi anni si è ingenerata una pericolosa confusione di ruoli.

Al Coordinamento aderiscono: Alisei, Aispo, Cesvi, Coopi, Cosv, GVC, Intersos.
?Vogliamo costituire una piattaforma che possa esprimere una posizione politica e proposte concrete al Governo Italiano ? sottolinea Patrizia Santillo presidente del GVC – non possiamo permetterci di venire confusi con i militari. Il dover intervenire come civili in zone di guerra sarà purtroppo sempre più frequente, è un problema che ritroveremo in futuro. Dobbiamo affrontarlo oggi con chiarezza, coerentemente, con un alto grado di coordinamento tra gli operatori umanitari?.

?Siamo interessati a rimettere il dibattito umanitario/militare in evidenza ? ribadisce Stefano Piziali del CESVI ? Nel passato con i militari abbiamo collaborato, quando i ruoli e i mandati erano chiari e definiti?. Nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro pubblico in cui l?argomento verrà dibattuto e in cui le ONG che conducono questa iniziativa presenteranno un documento collettivo.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.