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Cooperazione: forum Cina-Africa a Pechino

Il 4 e 5 novembre prossimo si svolgerà a Pechino il terzo forum per la cooperazione Cina-Africa. Si parlerà anche del Darfur.

di Emanuela Citterio

Il 4 e 5 novembre prossimo si svolgerà a Pechino il terzo forum per la cooperazione Cina-Africa. ?Gli investimenti cinesi hanno promosso la crescita nei paesi africani, aumentato le opportunità di lavoro, portato innovazioni tecnologiche in Africa e migliorato gli standard di vita del popolo africano? sostiene oggi il viceministro del commercio cinese Wei Jianguao in una dichiarazione pubblicata dalla stampa sudafricana.

Il ministero degli Esteri cinese ha confermato ieri la presenza alla conferenza sino-africana del presidente dello Zimbabwe, Robert Gabriel Mugabe, e di quello del Sudan, Omar Hassan el Beshir, tra gli oltre 40 capi di stato e di governo invitati. È possibile che il problema del Darfur e dell?opposizione di Khartoum a una missione Onu in loco diventi argomento di discussione in incontri a latere del summit tra Beshir e le autorità cinesi; lo ha fatto capire il portavoce del dicastero degli Esteri cinese quando ha detto: ?Abbiamo i nostri canali di dialogo con il Sudan e stiamo lavorando con il governo sudanese per convincerlo ad ammorbidire le sue posizioni?.

L’esponente di Pechino ha difeso senza esitazioni la politica economica del suo paese nel continente africano, respingendo le critiche provenienti dai paesi occidentali che accusano la Cina soprattutto di inondare il mercato africano con prodotti a basso prezzo e di bassa qualità, a danno delle produzioni locali, e di ignorare le violazioni dei diritti umani commesse dai governi con cui conclude affari.

Già qualche giorno fa la direttrice dell’ufficio di ricerche sull’ Africa dell’Accademia di Scienze sociali aveva reagito duramente alle critiche da parte dei Paesi occidentali di fare del neocolonialismo in Africa in un’intervista a Radio China International .

“Negli ultimi anni i contatti economici e commerciali tra Cina e Africa si sono sviluppati molto velocemente, mentre in passato erano le potenti compagnie petrolifere occidentali e le varie parti politiche, economiche e militari occidentali a giocare il ruolo maggiore in Africa. Queste sono toccate negativamente dalla concorrenza cinese, temendo di perdere i propri interessi” ha detto la direttrice delle ricerche sull’Africa, definendo infondata la critica “perchè dal punto di vista storico non c’è alcuna storia di cosiddetto “colonialismo” tra Cina e Africa, anzi, entrambe hanno patito l’aggressione colonialista, per cui nutrono lo stesso sentimento. Dal punto di vista attuale, in paragone con l’operato occidentale in Africa, emerge ancora più chiaramente chi stia davvero applicando il colonialismo nel continente”.

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