Economia

Cooperazione Finanza Impresa, più donne nel nuovo CdA

Assemblea dei soci di Cfi ha approvato il bilancio 2021 che conferma la crescita della società, registrata nell’ultimo triennio e nominato i nuovi organi sociali. Confermato alla presidenza Mauro Frangi, il CdA ha designato inoltre Luca Bernareggi e Sergio Cardia, vice presidenti

di Redazione

L'assemblea dei soci Cfi- Cooperazione Finanza Impresa ha approvato il bilancio dell'esercizio 2021 ed eletto i nuovi organi sociali. Un bilancio che conferma la crescita della società, registrata nell’ultimo triennio e testimonia la positività del modello di intervento rappresentato dalla Legge Marcora, di cui Cfi costituisce, dal 2019, l’unico strumento di attuazione.

L’esercizio 2021 – sottolinea una nota – ha fatto registrare ben 30 nuovi interventi di finanziamento alle imprese cooperative di lavoro e sociali per un importo complessivo di oltre 14 milioni di euro (+6,7% rispetto al 2020), portando il livello degli impieghi complessivi in essere al valore di ben 77,4 milioni di euro.
Grazie anche ai nuovi strumenti finanziari messi a punto dal Mise nel 2020 e 2021 e affidati alla gestione di Cfi, la società rappresenta sempre di più uno strumento fondamentale per la promozione dell’occupazione e dell’impresa cooperativa.

Elemento centrale dell’azione sono i Workers Buyout, le imprese in crisi rigenerate dai lavoratori con il modello cooperativo che, anche lo scorso anno, hanno rappresentato il 62% degli investimenti della società.
Un modello di risposta alle tante crisi di impresa che mostra tutta la sua efficacia e la sua validità, come ha affermato in apertura di assemblea Federico Freni sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze che nel suo intervento ha ribadito che «l'intuizione propria della Legge Marcora di una cooperazione che partisse dai lavoratori per risolvere e superare le tante crisi delle PMI è, oggi più che mai, vincente». In tempi difficili come quelli che ci attendono, ha proseguito il sottosegretario «la Legge Marcora ci consegna un messaggio fondamentale per il futuro: il lavoratore che si assume il rischio di impresa, che attraverso la cooperativa diventa imprenditore di se stesso, associato con i suoi colleghi è un modello di assunzione di responsabilità che rappresenta il miglior antidoto alla crisi».

A illustrare il bilancio d’esercizio il presidente Mauro Frangi, che ha commentato: «Un bilancio che certifica che tutte le risorse pubbliche investite dal Mise nel capitale sociale della Finanziaria Marcora, a distanza di oltre 20 anni, sono state interamente preservate e sono tuttora disponibili per sostenere nuovi progetti di impresa, generazione di occupazione, sviluppo del Paese. Il modello cooperativo funziona e dà risultati apprezzabili».

All’amministratore delegato, Camillo de Berardinis, il compito di illustrare il rapporto triennale sull’attività 2019-2021, evidenziando l’estrema attualità del fenomeno dei Wbo che «danno centralità al lavoro e alle competenze e quindi al ruolo del lavoratore all’interno dell’impresa, contrapponendosi così nettamente al fenomeno del precariato nel lavoro, accentuatosi negli ultimi anni».

Nel corso dell’assemblea è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci che è partito dall’impegno parlamentare che lo ha visto direttamente protagonista, in particolare nel 2020, per l’attuazione dei provvedimenti normativi che hanno consentito di incrementare l’efficacia della Legge Marcora e il suo impatto sulle imprese cooperative. Presente, con un video messaggio, anche Anna Ascani, sottosegretaria al Mise con delega alla cooperazione che ha riconosciuto a Cfi «un ruolo fondamentale in questo periodo di crisi, per la capacità di promuovere, accompagnare e garantire sostegno finanziario ai tanti "Wbo che hanno garantito occupazione e nuove opportunità per tanti lavoratori

Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, congratulandosi per il grande lavoro svolto fin qui ha ribadito con forza il mandato affidato dalle associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo (Agci, Confcooperative e Legacoop): «Affidiamo a Cfi un compito decisivo e prioritario: garantire una robustazione di sostegno della promozione cooperativa di lavoro e sociale. I risultati conseguiti sono positivi e importanti ma lo sono ancora di più le sfide di domani: riuscire a sostenere sempre meglio la nascita di nuova cooperazione e lo sviluppo di quella esistente, in un contesto in cui l’accesso alle risorse finanziarie rischia di essere un elemento che crea differenze e determina le possibilità di successo di un progetto di impresa».

Le nuove nomine

Il nuovo Consiglio di amministrazione – passato da 11 a 9 membri – risulta composto dai consiglieri confermati Luca Bernareggi, Sergio Cardia, Luca Dal Pozzo, Mauro Frangi, Francesca Montalti, Silvia Rimondi, Eleonora Vanni e Alessandra De Angelis (designata dal Mise) e dai neo eletti Pierpaolo Baroni e Francesca Montalti.
Il neo nominato consiglio ha provveduto a confermare alla presidenza della società Mauro Frangi e a designare Luca Bernareggi e Sergio Cardia, vice presidenti.

Il nuovo Collegio sindacale sarà composto da Teddi Cavinato, presidente (designato dal MiSe) e dai sindaci effettivi Gerardo Baione e Oscar De Franciscis.

Il rinnovo ha segnato la conclusione del mandato di Camillo de Berardinis – vice presidente e amministratore delegato dal 2011 – al quale sono giunti i complimenti e i ringraziamenti da tutti gli intervenuti.

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