Volontariato

Cooperazione: dura critica dal sito “LaVoce”

Una serie di articoli pubblicati sul sito ha puntato il dito sulle promesse mancate.

di Emanuela Citterio

Pochi aiuti e spesi male. È una dura critica alle politiche di cooperazione del governo italiano, quella partita da www.lavoce.info, il periodico online curato da economisti e docenti univeristari. Una serie di articoli pubblicati sul sito ha puntato il dito sulle promesse mancate, e sottolineato lo scarso interesse dell?Italia nel programmare una presenza all?estero efficace e credibile. www. lavoce.info (1) – Il problema non è solo quello degli aiuti internazionali. L?Italia, in generale, trasferisce poco capitale, pubblico e privato, verso i Paesi in via di sviluppo, fa notare sul sito l?economista Francesco Daveri, docente di Isituzioni di economia politica all?Università degli studi di Parma. L?Italia ha erogato aiuti per 2 miliardi di dollari all?anno nel periodo 2000-2004, un terzo di quanto hanno dato Francia, Germania e Regno Unito. Ma a essere preoccupante, per Daveri, è il dato sui flussi privati (investimenti delle multinazionali, prestiti obbligazionari e bancari e crediti privati alle esportazioni). Quelli provenienti dall?Italia verso i Pvs sono inferiori sia a quelli della Francia che della Germania, e solo un quinto di quelli del Regno Unito e della Spagna. sviluppo. Un sintomo della perdita di competitività del nostro Paese, conclude l?economista. www.lavoce.info (2) – La cooperazione internazionale in Italia è una priorità non riconosciuta, attaccano Paolo De Rienzo dell?Overseas Development Institute di Londra e Iacopo Viciani di ActionAid International. Perché lo stanziamento per gli aiuti pubblici allo sviluppo previsto dalla finanziaria, pari allo 0,13 per cento del Pil, è lontano dagli impegni presi dal governo italiano (il raggiungimento dello 0,33 per cento del Pil entro il 2006). E lo stanziamento di 600 milioni per la cooperazione italiana allo sviluppo, rischia di essere completamente assorbito dall?impegno italiano verso il fondo globale per la lotta all?Aids, che ammonta a 280 milioni tra contributi e arretrati. Secondo i due esperti è un buon segno la nomina di un viceministro con delega alla cooperazione, ma è indispensabile una riforma strutturale di quest?area della politica estera del governo. Una nota positiva la finanziaria la merita sulla cancellazione del debito: sono stati allargati i criteri previsti dalla legge 209 , rendendo possibili nuove cancellazioni. www.lavoce.info (3) ? Cinque esperti firmano sul sito una lettera indirizzata a Massimo D?Alema e Patrizia Sentinelli, in cui auspicano una gestione più efficace degli aiuti italiani ai Paesi poveri, con una definizione chiara degli impegni del governo e lo sviluppo di linee strategiche e criteri per l?assegnazione dei fondi ai vari Paesi e settori. Ma gli esperti sottolineano anche la necessità di un coordinamento fra i diversi attori della cooperazione per evitare sovrapposizioni di competenze e della coerenza fra le politiche di cooperazione e altre politiche governative collegate alla problematica dello sviluppo e della povertà, come il commercio internazionale, le politiche umanitarie, i diritti umani, l?immigrazione. L?articolo-lettera cita una ricerca dell?Ocse, che mostra come in Italia, il livello di sostegno da parte dell?opinione pubblica verso le attività di cooperazione sia tra i più alti nei Paesi occidentali. Insomma gli italiani sono a favore della solidarietà internazionale, e il governo dovrebbe stare al passo.


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