Famiglia

Cooperazione: domani alla Camera la protesta delle ong

Una conferenza stampa e un sit in a Montecitorio per denunciare la paralisi del settore

di Gabriella Meroni

In un momento un cui la cooperazione internazionale è quasi alla paralisi completa, il Governo è pronto a tagliare il 60% dei fondi destinati ai progetti di sviluppo per i Paesi poveri per finanziare la missione militare in Iraq. L?aumento delle risorse da destinare alla cooperazione internazionale sbandierato dalla Finanziaria 2003 è una farsa: l?incremento è stato ottenuto con artifici contabili e – di fatto – i contributi alle Ong sono stati ridotti di due terzi. Oltre 250 progetti giacciono da mesi al Ministero degli Esteri in attesa di approvazione, mentre si attendono ancora l?erogazione dei fondi per attività realizzate nel 1997 e i finanziamenti relativi a progetti approvati nel luglio 2002. Di conseguenza l?esposizione finanziaria delle ONG attualmente supera i 30 milioni di Euro. ?Mentre il nostro Governo continua a riempire le pance dei poveri con false promesse ? dichiara il Presidente dell?Associazione ONG Italiane Sergio Marelli ? il Ministro Tremonti intende utilizzare 308 milioni di Euro della cooperazione internazionale per finanziare la missione militare in Iraq, assestando un colpo mortale a quel poco che resta dell?aiuto pubblico allo sviluppo e azzerando definitivamente il capitolo della cooperazione bilaterale. Se il prossimo Consiglio dei Ministri confermerà questa decisione si avrà la paralisi definitiva della cooperazione, confinando l?Italia a un ruolo marginale a livello internazionale e contravvenendo alla legge vigente, che vieta espressamente l?utilizzo di tali fondi per finanziare attività di carattere militare.? ?A fronte di questa situazione, a dir poco scandalosa ? continua Marelli ? abbiamo chiesto un incontro urgente con il Ministro Frattini e diversi parlamentari della maggioranza e dell?opposizione hanno presentato interpellanze parlamentari. Non essendovi stata alcuna reazione, né tantomeno interlocuzione da parte del nostro Governo, non ci resta che appellarci al Presidente della Repubblica al quale chiediamo un autorevole intervento affinché la cooperazione internazionale del nostro Paese in favore dei popoli e dei Paesi poveri non scompaia definitivamente.?


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