Mondo

Cooperazione “ambientale” Italia-Cina

Il Ministero dell'Ambiente ha stanziato 20 milioni di euro per avviare progetti che coinvolgono imprese italiane che vogliono fare investimenti verdi nel paese asiatico

di Benedetta Verrini

Il “Made in Italy” dell’ambiente arriva in Cina. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha stanziato 20 milioni di euro per avviare progetti di cooperazione ambientale che coinvolgono imprese italiane che vogliono fare investimenti verdi nel paese asiatico, anche in vista delle Olimpiadi che si svolgeranno a Pechino nel 2008. I progetti e le iniziative sono state presentate nel corso di un incontro tra il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli; il Vice Ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso; il Sottosegretario agli Affari Esteri, Margherita Boniver e rappresentanti cinesi tra cui il vice-sindaco di Pechino Li Zhihua; il direttore dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente cinese Liu Yi, l’ambasciatore cinese a Roma Cheng Wendong. Già dal 2001 il Ministero ha avviato un intenso programma di eco-cooperazione con le autorità cinesi scandito su 14 linee che dovranno portare la Cina su standard ambientali occidentali. La Cina ha deciso infatti di ratificare Convenzioni e Protocolli dell’Onu per la protezione dell’ambiente che rappresentano un passaggio chiave per il futuro del pianeta. Basti pensare che nel 2001 la Cina era già al secondo posto per emissioni di anidride carbonica, dopo gli USA e prima del Giappone e dell’UE. “Proprio partendo da questo contesto – ha dichiarato Matteoli – il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha deciso di avviare da oltre due anni un intenso programma di cooperazione ambientale con le Autorità cinesi. La realizzazione dei progetti pilota, ed il loro sviluppo, prevedono esplicitamente l’impiego di imprese italiane o di joint-ventures italo-cinesi. L’ambiente potrà quindi rappresentare una vera opportunità per le aziende italiane”. L’elaborazione dei progetti è affidata a una task-force permanente italo-cinese, con sede a Pechino, composta da esperti dei Ministeri, delle Università, degli Istituti scientifici e delle imprese che cofinanziano i progetti. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha affidato all’Ufficio ICE di Pechino il ruolo di project manager e coordinatore della task-force. In poco più di due anni di lavoro sono state avviate 14 linee di attività, cofinanziate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio che riguardano la protezione e la conservazione delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni inquinanti di anidride carbonica nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’industria, dell’edilizia e dei servizi, la promozione dell’agricoltura sostenibile, la formazione. Per il finanziamento dello sviluppo dei progetti il Ministero ha istituito un Trust Fund presso la World Bank : questa iniziativa ha anche lo scopo di creare le condizioni per favorire l’utilizzazione da parte delle istituzioni pubbliche e delle imprese italiane dei fondi internazionali destinati alla protezione dell’ambiente globale. Le 14 linee di eco-cooperazione: Edilizia eco-intelligente; Trasporto Pulito; Emissioni dei veicoli; Carburanti ecologici; Monitoraggio aria; Piani energetici; Protezione della fascia di ozono; Eliminazione dei CFC; Eliminazione dei “Pops”; Fonti rinnovabili; Protezione delle zone costiere; Valutazione ambientale di un progetto idraulico; Formazione; Trattamento dei rifiuti ospedalieri


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