Non profit

Cooperazione, aiuti a pioggia, anzi a pioggerellina

di Redazione

Conservatori e vecchi?
?Sono state queste alcune delle parole volate nell’ultima riunione informale tra i vertici della Dgcs – Direzione generale cooperazione allo sviluppo e i rappresentanti delle ong tenutasi martedì 21 luglio alla Farnesina. Le parole sono state pronunciate da Elisabetta Belloni, che dopo un lavoro egregio alla guida dell’Unità di crisi da un anno sta cercando di imprimere una svolta all’aiuto pubblico allo sviluppo, ridotto alla canna del gas dopo i tagli dell’ultima Finanziaria che lo hanno ridotto del 56% rispetto all’anno precedente. I destinatari sono stati gran parte dei funzionari della Dgcs e alcuni rappresentanti delle ong presenti. Il motivo dell'”arrabbiatura” della Belloni? I “conservatori”, dopo fior fiore di studi e relazioni, si sono detti contrari alla decisione di limitare geograficamente e per settore la cooperazione. Insomma, all’efficienza si continua a preferire l’aiuto a pioggia e, anzi, viste le dimensioni dei tagli “a pioggerellina”? Ci uniamo al monito della Belloni: «conservatori».

L’Agenzia francese per lo sviluppo rafforza?
?i rapporti di cooperazione con l’Unione per il Mediterraneo. L’Afd ha creato la Facilitazione di investimenti per il sostegno economico del Mediterraneo (Fisem) che, dotata di 250 milioni di euro, permetterà di aiutare le piccole e medie imprese della regione a fronteggiare la crisi economica.

Le ong nella RDC?
? la Repubblica democratica del Congo, chiedono trasparenza nelle rinegoziazioni per i contratti di sfruttamento minerario. Le organizzazioni della società civile congolese chiedono al governo di promuovere una maggiore trasparenza nei contratti di sfruttamento delle risorse naturali, affinché non si instauri un vero e proprio “mercato di imbrogli”. Wishful thinking.

Buon viaggio ai folli del Mongolia tour…
…Sono più di 500 le squadre che il 18 luglio sono partite da Milano, Londra e Madrid alla volta di Ulaanbaatar in Mongolia. Alla corsa sono ammesse solo vecchie auto che abbiano al massimo 1000 cc di cilindrata (anche detti “catorci”). Il rally è a scopo umanitario. Gli equipaggi italiani sostengono i progetti del Cesvi in Tajikistan.

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