«Avere il 52% di donne occupate su 1.200.000 persone occupate delle nostre 43.000 imprese cooperative è un segno di grande modernità sociale ed economica della cooperazione. Migliorare l’accesso e la condizione della donna sul lavoro è misura di civiltà. Incentivarne l’occupazione è condizione di crescita del PIL del Paese. Secondo dati Bankitalia con occupazione femminile al 60% avremmo + 7% di PIL».
È il commento di Luigi Marino, presidente di Confcooperative e presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane a nome di Giuliano Poletti, presidente Legacoop e di Rosario Altieri, presidente Agci sull’occupazione “in rosa“ tra le 43.000 imprese associate dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
«Occorre proseguire su questa strada – aggiunge Marino – perché è un imperativo del Paese migliorare l’accesso delle donne al mondo del lavoro e le loro condizioni sul lavoro stesso. Offrire servizi sempre più adeguati che possano rispondere ai bisogni nuovi e complessi: welfare, asili nido, assistenza nelle sue più ampie articolazioni e anche per questo la cooperazione si propone come protagonista».
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